11/03/2018
La stretta relazione tra stress e alimentazione. Vi è mai capitato di mangiare di più o ricercare cibi dolci quando siete maggiormente stressati?
Un nuova ricerca pubblicata su Neuroscience Letters suggerisce che lo stress attiva alcuni ormoni – detti glucocorticoidi – i quali vanno a stimolare le cellule del gusto.
Queste cellule del gusto, nello specifico, sarebbero quelle specializzate nella rilevazione del sapore dolce.
Attivandosi, le cellule del sapore dolce scatenerebbero l'urgenza di mangiare, appunto, cibi energetici.
Il dottor Rockwell Parker, autore della ricerca, è convinto che questo fenomeno spieghi perché le persone, quando sono stressate dal lavoro o da un esame, sentano l'impulso di ingurgitare dei cibi molto zuccherosi, facendo avanti e indietro dalla scrivania al frigo.
Il processo chimico funziona pressappoco in questo modo:
1. Lo stress libera gli ormoni glucocorticoidi (GC) nel sangue.
2. Questi ormoni entrano nelle cellule dell'organismo e vanno ad attaccarsi ai rispettivi recettori glucocorticoidi (GCa), presenti in tutte le cellule del corpo - ma soprattutto nella parte della lingua specializzata nel rilevare i sapori dolci.
3. Questa reazione chimica (inizialmente causata dallo stress, non dimentichiamocelo!) altera la percezione che la persona ha del cibo e per questo inizierà a cercare disperatamente delle fonti di zucchero tra la credenza e il frigorifero.
COME STOPPARE QUESTO PROCESSO? LA TECNICA DEL MANDARINO
La psicologa Susan Albers suggerisce di mangiare un mandarino.
Il mandarino, infatti, ha circa 50 calorie ma è in grado di soddisfare l'ordine di ingozzarti che ti sta dando il cervello.
Non solo!
Sbucciare il mandarino e sentire l'odore che emana crea un vero e proprio "momento meditativo" in grado di calmarti.
Infine, il mandarino è ricco di vitamina C, la quale rafforza il tuo sistema immunitario contro lo stress, eliminando il problema alla radice.
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