Manuela Genti, trainer del benessere, Thetahealer, master Reiki

Manuela Genti, trainer del benessere, Thetahealer, master Reiki Thetahealing, Reiki, Pranoterapia, Massaggio sportivo, Hot stone therapy, riflessologia plantare, meditazioni in gruppo e singole Reiki, corsi di Reiki.

Sessioni di thetahealing, corsi di thetahealing. Pranoterapia. Massaggi CONI/CSEN. Massaggio connettivale. Riflessologia Plantare . Digitopressione. Astrologia Arcaica. Yoga per bambini( Master di yoga educational). Meditazioni.

01/11/2025

Vorrei spiegare cos'è il patriarcato agli uomini che ce lo spiegano.
Patriarcato è essere una bambina e dover servire a tavola, mentre tuo fratello no.
È la fatica del carico fisico e mentale mentre ti dicono che sei fortunata perché tuo marito "ti" aiuta.
È un colloquio di lavoro dove ti chiedono se hai figli o vorresti averne.
È un tentativo di stupro in una spiaggia mentre sei sola e leggi un libro.
È un interlocutore che ti infantilizza in quanto donna.
È il nodo alla gola che ti sale quando sei sola di notte e incontri un uomo con aria predatoria.
È una strada sbarrata perché sei incinta o hai figli.
Il fastidio di entrare in un bar di vecchi ed essere oggetto di occhiate e battute.
Il commento sull'aspetto fisico da parte di un collega.
Il datore di lavoro che ti chiede di curarti di più.
Il professore universitario che ci prova anteponendo una gerarchia.
La violenza di un parto con kristeller ed episiotomia.
Dover nascondere le mestruazioni e lavorare con i crampi.
Pagare gli assorbenti come beni di lusso.
Essere una bambina a cui impongono il rosa.
Essere sposata o "da sposare".
Guadagnare la metà dei colleghi maschi.
Subire una molestia dall'insegnante di musica.
Subire una molestia violenta dai tuoi compagni delle medie.
Ballare a una festa e trovarti le mani sul c**o.
Essere pestata, violentata e uccisa ed essere pure colpevolizzata per questo.
Patriarcato è un marito che uccide i tuoi figli perché vuoi essere una donna libera.
E infine, ma non perché l'elenco sia finito, dover ascoltare degli uomini che ti spiegano che il patriarcato non esiste.

- G. Perin su Essere Indaco

01/11/2025

La donna é sacra.

Noi rispettiamo le madri,

le sorelle, le mogli, le figlie, le nipoti.

Sono le donne che ci danno la vita,

che ci nutrono e che ci insegnano

a camminare e a parlare.

Gli uomini sono i loro occhi,

le loro orecchie, la loro bocca.

Birgil Kills Straight – Lakota-Oglala

01/11/2025

Le donne che mettevano fuori dalla porta i mariti

C’era un tempo, non troppo lontano, in cui il Sud-Est degli Stati Uniti era attraversato da una società che funzionava in modo radicalmente diverso da quella europea. Era la Nazione Cherokee.

In quella società, le donne non erano subordinate. Erano pilastri.

La loro cultura era matrilineare: i figli prendevano il clan dalla madre, e i beni – campi, case, storie – passavano da donna a donna. Quando una coppia si sposava, era l’uomo a trasferirsi nella casa della moglie, non il contrario. E se la donna decideva che il matrimonio era finito, bastava che gli mettesse fuori dalla porta i suoi oggetti personali. Il messaggio era chiaro. E rispettato.

Le donne Cherokee possedevano le case. Coltivavano il mais, i fagioli e la zucca – “le tre sorelle” che nutrivano la comunità. Gestivano il cibo, allevavano i bambini, intrecciavano cesti, trattavano le pelli, e mantenevano viva la cultura.

Ma non erano solo madri e custodi. Erano anche leader.

Alcune erano “Ghigau” – “Donne amate” – con poteri religiosi, morali e politici. Potevano parlare nei consigli tribali, decidere le sorti dei prigionieri, e perfino influenzare dichiarazioni di guerra. La più celebre fu Nanyehi, conosciuta anche come Nancy Ward, che durante il periodo della Rivoluzione Americana trattò direttamente con i leader coloniali.

Quando i coloni europei arrivarono, furono sconvolti da questa realtà. Il viaggiatore James Adair la definì con disprezzo un “governo in gonne”, incapace di comprendere una società in cui le donne avevano potere reale.

Ma con il tempo, quel potere fu aggredito.

Il governo degli Stati Uniti impose strutture patriarcali: riconobbe solo capi maschi, impose la proprietà privata agli uomini, e negò alle donne il diritto di rappresentare la loro gente nei trattati ufficiali. I missionari insegnarono la sottomissione femminile. Il sistema matrilineare fu lentamente smantellato.

Eppure, le donne Cherokee resistettero. Alcune continuano ancora oggi a trasmettere le storie, le lingue e le linee di discendenza attraverso le madri.

Non era una società perfetta. Ma era una dimostrazione concreta che il dominio maschile non è naturale, né inevitabile. È una scelta culturale. E loro, avevano scelto un’altra via.

Quella via è stata quasi cancellata.
Ma non dimenticata.

Perché ogni volta che una donna viene zittita nel nome della “tradizione”, possiamo ricordare le Cherokee — e dire:
"Altri mondi sono esistiti. E possono esistere ancora."

𝗩𝗶𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗦𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮

Partecipanti al seminario Animali di Thetahealing ♥️
09/09/2025

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09/09/2025

Complimenti alle nuove insegnanti di LOVE OF SELF!!!
Accompagnarvi con la traduzione è stato bellissimo 🙏✨
Un abbraccio 🤗
✨ 𝘉𝘦𝘺𝘰𝘯𝘥 𝘠𝘰𝘶𝘳𝘚𝘦𝘭𝘧! ✨
𝗚𝗮𝗯𝗿𝗶𝗲𝗹𝗲 𝗩𝗶𝗰𝗼
📞 +39 349 6868352
🌐 www.gabrielevico.com
💫 𝗠𝗮𝘀𝘁𝗲𝗿&𝗦𝗰𝗶𝗲𝗻𝗰𝗲 𝗼𝗳 𝗧𝗵𝗲𝘁𝗮𝗛𝗲𝗮𝗹𝗶𝗻𝗴®💫

09/09/2025

Complimenti alle nuove insegnanti di TU e IL PARTNER
!!!
E’ stato un piacere accompagnarvi con la traduzione 🙏✨
Un abbraccio 🤗
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𝗚𝗮𝗯𝗿𝗶𝗲𝗹𝗲 𝗩𝗶𝗰𝗼
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30/07/2025

C'è un disagio di cui molte donne faticano a parlare, ma che vive silenzioso in troppe stanze da letto: quel fastidio che trasforma l'intimità in sofferenza, quella secchezza che sembra arrivare senza motivo, soprattutto quando gli anni passano e il corpo cambia.

Ma cosa succede davvero quando il femminile si chiude, quando l'acqua della vita smette di scorrere dove dovrebbe nutrire?

La risposta va cercata oltre gli ormoni e le creme idratanti. C'è un linguaggio più profondo che il corpo parla, un messaggio urgente che arriva dall'anima attraverso la carne.

Quella tensione che irrigidisce, quell'aridità improvvisa, sono spesso il segnale che qualcosa dentro di noi si è sentito tradito. Forse è la giovane donna che ancora porta cicatrici di vecchi abbandoni, forse è la parte di noi che ha imparato a difendersi dall'amore perché l'amore ha fatto male troppe volte.

Ogni fibra che duole racconta una storia:

- di corpi che si sono offerti senza desiderio vero

- di confini violati e mai riaffermati

- di piaceri negati perché "non sta bene"

- di rabbie sepolte sotto strati di buone maniere

La menopausa, in questa luce, non è solo un cambiamento ormonale ma un bivio esistenziale: è il momento in cui tutto ciò che è stato represso chiede di essere visto, ascoltato, riconciliato.

La via della guarigione inizia con un atto radicale: smettere di considerare il sintomo come un nemico e iniziare ad interrogarlo come un messaggero.

- Cosa mi sta dicendo questa resistenza?

- Quale parte di me ha ancora paura di abbandonarsi?

- Dove ho smesso di onorare i miei veri desideri?

Non esistono risposte giuste o sbagliate, solo verità personali che aspettano di essere riconosciute. A volte serve coraggio per guardare in faccia queste ombre, ma è l'unico modo per trasformare il dolore in saggezza, la secchezza in nuova fluidità.

Perché quando una donna impara a leggere questi segnali, quando smette di forzarsi e inizia ad ascoltarsi, qualcosa di magico accade: il corpo ricorda il suo linguaggio originario, quello che conosceva prima di tutti i condizionamenti. E torna a rispondere non più alla paura, ma al piacere autentico, all'amore che non fa più male.

Questo non è un percorso che si fa in un giorno. Ma ogni piccolo passo verso la propria verità interiore è un atto di rivoluzione - una riconquista del sacro diritto di abitare pienamente il proprio corpo, in ogni stagione della vita.

Indaco

28/07/2025

𝗚𝗹𝗶 𝗦𝘁𝗮𝗿𝘀𝗲𝗲𝗱 𝗲 𝗹𝗮 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗿𝗼𝗺𝗲 𝗱𝗲𝗹 “𝗦𝗮𝗹𝘃𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝘀𝘁𝗮𝗻𝗰𝗼”.

𝗤𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗮𝗶𝘂𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗶 𝘁𝗶 𝗲𝘀𝗮𝘂𝗿𝗶𝘀𝗰𝗲: 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗶𝗻𝗴𝘂𝗲𝗿𝗲 𝘁𝗿𝗮 𝗺𝗶𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱’𝗮𝗻𝗶𝗺𝗮 𝗲 𝗮𝘂𝘁𝗼𝘀𝗮𝗰𝗿𝗶𝗳𝗶𝗰𝗶𝗼

Gli Starseed Indaco attirano spesso persone bisognose. È un fenomeno che va oltre la semplice empatia o gentilezza: è come se il loro campo energetico emettesse un richiamo irresistibile per chi cerca conforto, guida o salvezza. Questo meccanismo, se non compreso e gestito, può trasformare la loro innata compassione in una trappola psicologica ed emotiva.

La missione d'anima e l'autosacrificio sono due strade che all'apparenza possono sembrare simili, ma che nella sostanza portano a esiti completamente opposti. La prima è un flusso naturale, un dare e ricevere in equilibrio, dove l'aiuto offerto lascia una sensazione di pienezza e soddisfazione. L'altra è un pozzo senza fondo, uno svuotamento progressivo che lascia solo stanchezza e frustrazione.

Riconoscere la differenza tra queste due dimensioni è fondamentale per ogni Starseed Indaco. La missione d'anima si riconosce da alcuni segnali chiari: l'energia rimane stabile durante e dopo l'aiuto offerto, le relazioni sono bilanciate e c'è spazio per i propri bisogni. Al contrario, l'autosacrificio si manifesta con un costante senso di dovere, l'incapacità di dire di no e quella fastidiosa sensazione di essere costantemente svuotati senza mai ricevere in cambio.

Uno degli aspetti più insidiosi di questa dinamica è che spesso gli Indaco stessi faticano a vedere il confine tra il loro desiderio di aiutare e lo sfruttamento della loro energia. Si convincono che sia loro dovere salvare gli altri, anche a costo di annullarsi. Ma qui sta il paradosso: nessuna missione spirituale autentica richiede l'autodistruzione. Al contrario, un vero servizio all'umanità nasce da un centro equilibrato e forte.

Il corpo, in tutto questo, è un alleato prezioso. Le reazioni fisiche non mentono: una stretta allo stomaco, un improvviso sfinimento dopo aver ascoltato qualcuno, la sensazione di peso sulle spalle sono tutti segnali che qualcosa non sta funzionando come dovrebbe. Imparare ad ascoltare questi messaggi corporei è il primo passo per riprendere il controllo della propria energia.

Alla fine, la vera domanda che ogni Starseed Indaco dovrebbe porsi non è "quanto posso dare?", ma "come posso dare senza perdere me stesso?".
La risposta a questa domanda è ciò che separa una vita di servizio gioioso da un'esistenza di stanchezza cronica.
La compassione non deve essere una condanna per se stessi, ma un dono che si rinnova nel reciproco rispetto.

Non serve diventare cinici, basta diventare saggi.
La vera compassione inizia dal rispetto per te stessa, perché il mondo ha bisogno di Anime Indaco integre, non di Indaco esauste.

Coraggio 💪🙏💕

Capt.Rj su Essere Indaco EssereIndaco

26/07/2025
26/07/2025

C’era una volta una bambina che aveva paura del buio. Non il buio fuori, ma quello dentro. Quello che sussurrava nei sogni, che si annidava dietro ogni sorriso forzato, che grattava alla porta ogni volta che restava sola. Lo chiamava "il mostro". Gli altri lo chiamavano timidezza, rabbia, insicurezza, vergogna. Ma lei sapeva che era qualcosa di più antico, più profondo. Un drago.

Una notte, mentre tutti dormivano e lei vegliava con gli occhi pieni di lacrime trattenute, il drago apparve. Non ruggì. Non sputò fuoco. Le si sedette accanto. Era immenso, coperto di spirali luminose e cicatrici che sembravano mappe celesti. Aveva occhi chiusi, come se meditasse da secoli.

Lei tremò. “Sei venuto per portarmi via?”

“No,” disse il drago senza aprire bocca. “Sono venuto perché smetta di scappare da me.”

“Ma tu sei il mio buio...”

“Io sono te. Il te che hai rinnegato. Il dolore che non hai ascoltato. La rabbia che hai mascherato da gentilezza. Il pianto che hai trasformato in sorriso. La forza che hai travestito da debolezza per piacere agli altri.”

La bambina si avvicinò, il cuore che batteva come un tamburo in guerra.

“E se ti abbraccio... cosa succede?”

“Forse crolli. Forse esplodi. Forse finalmente vivi.”

Così lei chiuse gli occhi. E lo abbracciò. Il freddo che temeva si sciolse. Le fiamme che la spaventavano divennero calore. E tutto ciò che aveva sempre giudicato “ombra” si rivelò essere solo verità non detta, amore soffocato, vita repressa.

Non domò il drago. Né fu domata.

Ma da quella notte, ogni volta che il buio arrivava, non fuggiva più.

Sussurrava: “Ti ascolto.”

E il drago, con un sorriso invisibile, le si sedeva accanto.

Il bozzolo interiore

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23/07/2025

Ciò che guardi riceve la tua energia e diventa sempre più grande. Ciò di cui parli riceve la tua energia e diventa sempre più grande. Ciò contro cui combatti riceve la tua energia e diventa sempre più grande. Ciò da cui ti allontani si disintegra. Perché senza la tua energia, nulla nel tuo mondo dura. Ricorda! E scegli con saggezza verso cosa dirigere la tua attenzione. A chi e a cosa dare la tua energia. Sei potente! Sei importante! La tua scelta fa la differenza. Allinea te stesso con l'amore e l'amore diventerà più forte. Allinea te stesso con la fiducia e la fiducia diventerà più forte. Allinea te stesso con la luce e la luce diventerà più forte. Non solo dentro di te, ma anche intorno a te. Sei il creatore e sei importante. Soprattutto ora! Da: Parole di Luce ǀ Stefanie Keyser ǀ Codice dei Popoli Indigeni

Indirizzo

Via Guala Bicheri 4
Vercelli
13100

Orario di apertura

Lunedì 15:00 - 18:00
Martedì 09:00 - 12:45
14:30 - 18:30
Mercoledì 09:30 - 18:00
Giovedì 09:00 - 18:30
Venerdì 09:00 - 18:00

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