Psicologo e Psicoterapeuta in Milano, Roma, Napoli e Salerno

Psicologo e Psicoterapeuta in Milano, Roma, Napoli e Salerno Dottor Roberto Cavaliere, Psicologo e Psicoterapeuta con studio in Milano, Roma, Napoli e Salerno. Possibilità di consulenze online e via skype

22/10/2025

🚨 ALLARME NITAZENI: L'Ombra Psichica di Nuovi Oppioidi Sintetici tra i Giovani 🚨

​Come psicoterapeuta, mi sento in dovere di accendere un faro su una minaccia emergente e insidiosa che sta bussando alle porte della salute mentale e fisica dei nostri ragazzi: i nitazeni.
Non si tratta solo di una questione di cronaca, ma di un grido d'allarme che investe la sfera psicologica, emotiva e sociale dei nostri adolescenti e giovani adulti.

​🎯 Cosa Sono i Nitazeni e Perché Sono Così Pericolosi
​I nitazeni sono una classe di oppioidi sintetici, creati originariamente circa 60 anni fa in ambito medico ma mai autorizzati per uso terapeutico comune, che ora sono riemersi nel mercato illecito.
La loro caratteristica più agghiacciante è la loro potenza: sono stati definiti "una bomba, molto più potenti del Fentanyl" e dell'eroina stessa.
Una quantità minima, a volte paragonabile a un granello di sabbia, può essere letale.
​Vengono spesso acquistati sul dark web o utilizzati per "tagliare" altre droghe come l'eroina, aumentando a dismisura il rischio di overdose involontaria.
​Un campanello d'allarme risuona in modo drammatico: proprio in questi giorni è emersa la notizia del primo decesso accertato in Italia correlato a un'overdose da nitazeni, un uomo di circa 30 anni, il cui caso (risalente a un anno fa ma confermato solo di recente) sottolinea come questa sostanza sia già in circolazione e costituisca una minaccia reale.

​🧠 Il Velo della Dipendenza: Un Trauma Silenzioso
​Dal punto di vista psicologico, la dipendenza da nitazeni (come da tutti gli oppioidi) è estremamente rapida e distruttiva.
✔️​L'Aggancio Chimico: I nitazeni agiscono sui recettori oppioidi del cervello, inondandolo di sostanze chimiche che producono una sensazione intensa e immediata di euforia, benessere e sollievo dal dolore o dall'ansia.
✔️​La Tolleranza Veloce: A causa della loro elevatissima potenza, il cervello sviluppa una tolleranza in tempi record. Ciò significa che la persona ha bisogno di dosi sempre maggiori e più ravvicinate per raggiungere lo stesso effetto, intrappolando l'individuo in un ciclo di ricerca compulsiva della sostanza.
✔️​Il Vuoto Emotivo: La vera dipendenza non è solo fisica, è una strategia disfunzionale di gestione emotiva. L'uso cronico spegne la capacità del cervello di provare piacere "naturale" e rende il soggetto psicologicamente e fisicamente incapace di affrontare lo stress, la noia o il disagio senza la droga. Si crea un "vuoto" che la sostanza è l'unica a poter colmare, anche solo per poche, pericolose ore.

​🛡️ Come Evitare la Diffusione:
Azioni a Livello Individuale e Collettivo
​La diffusione di queste sostanze non è un problema che può essere affrontato solo a livello repressivo. Richiede una strategia integrata che parta dalla psicologia del benessere e dalla prevenzione.

➡️​Azione a Livello Individuale
(Per Genitori, Educatori e Giovani)
✔️​Rafforzare la Resilienza Emotiva: Insegniamo ai nostri ragazzi a tollerare la frustrazione, la noia e la tristezza.
Le droghe spesso colmano un vuoto emotivo. Offrire strumenti psicologici sani (sport, arte, mindfulness, terapia) per affrontare la vita è il vaccino più potente.
✔️​Comunicazione Aperta, Non Giudicante: Creiamo un ambiente familiare e scolastico in cui si possa parlare di dipendenza e salute mentale senza paura di essere giudicati.
Se sospettate un uso, concentratevi sulla paura per la loro salute, non sulla colpa o la morale.
✔️​Conoscenza è Potere: Spiegate chiaramente la pericolosità di queste nuove sostanze, la loro potenza e il rischio di morte immediato, senza drammatizzazioni inutili ma con dati reali.
✔️​Osservare i Segnali: Cambiamenti drastici di umore, isolamento, trascuratezza dell'igiene, variazioni nel sonno e nell'appetito, e un improvviso disinteresse per le attività precedentemente amate possono essere campanelli d'allarme psicologici. Non ignorateli.

✔➡️Azione a Livello Collettivo
(Società, Scuola, Istituzioni)
➡️​Investire nella Prevenzione Primaria: Le scuole e i centri giovanili devono diventare luoghi dove la salute mentale è prioritaria. Ciò significa non solo interventi spot sulle droghe, ma programmi continuativi di life skills e peer education.
➡️​Servizi di Prossimità (Drug Checking e Riduzione del Danno): Riconosciamo che alcuni giovani faranno uso di sostanze. In questo caso, le strategie di riduzione del danno (come la possibilità di testare le sostanze o la distribuzione di Naloxone, l'antidoto per l'overdose da oppioidi) sono fondamentali per salvare vite e creare un ponte con i servizi di aiuto.
➡️​Formazione degli Operatori: Medici, forze dell'ordine e, naturalmente, psicologi e psicoterapeuti devono essere aggiornati in modo costante sull'evoluzione delle sostanze per poter intervenire in modo mirato e tempestivo.

​I nitazeni ci ricordano che la battaglia contro le dipendenze è sempre un passo avanti. Per i nostri ragazzi, non basta dire "No alla droga". Dobbiamo offrire un "Sì" incondizionato alla vita, offrendo sostegno, strumenti e la possibilità di costruire un futuro in cui non sentano il bisogno di anestetizzarsi dalla realtà.
​Se tu o qualcuno che conosci sta lottando con la dipendenza, non aspettare. Cerca subito aiuto professionale. La vita è più preziosa di qualsiasi breve illusione. Roberto Cavaliere Psicoterapeuta

L'HYBRIS NELL' ANTICA GRECIA: Una Chiave per Comprendere le Relazioni Disfunzionali Moderne👉Nell'antica Grecia, l'hybris...
31/07/2025

L'HYBRIS NELL' ANTICA GRECIA: Una Chiave per Comprendere le Relazioni Disfunzionali Moderne

👉Nell'antica Grecia, l'hybris (ὕβρις) rappresentava uno dei concetti più temuti e significativi della cultura ellenica. Non si trattava semplicemente di orgoglio o arroganza, ma di una trasgressione dell'ordine naturale che inevitabilmente portava alla nemesi, la punizione divina.

👉Cos'era l'Hybris per i Greci?
L'hybris era caratterizzata da:
- Eccesso di potere e mancanza di autocontrollo
- Violazione dei limiti imposti dagli dèi e dalla società
- Disprezzo per l'altro e per le regole condivise
- Illusione di invincibilità e superiorità

I tragediografi greci, da Eschilo a Euripide, hanno narrato storie immortali di eroi caduti proprio a causa dell'hybris: Agamennone, Penteo, Creonte. Tutti accomunati dall'aver oltrepassato i confini del rispetto reciproco.

👉L'Hybris nelle Relazioni Contemporanee
Oggi, nelle relazioni disfunzionali, riconosciamo patterns comportamentali sorprendentemente simili all'hybris antica:

👉Il Partner "Hybristico"
- Bisogno di controllo assoluto sulla relazione
- Mancanza di empatia verso i bisogni dell'altro
- Senso di superiorità e diritto speciale
- Violazione sistematica dei confini personali del partner

👉La Dinamica Distruttiva
Come nell'antica Grecia, l'hybris relazionale porta inevitabilmente alla distruzione. Il partner che agisce con hybris:
- Ignora i segnali di sofferenza dell'altro
- Interpreta ogni richiesta come una sfida al proprio potere
- Perde gradualmente il contatto con la realtà relazionale
- Precipita verso l'isolamento e la perdita della relazione

👉 La Nemesi Moderna: Le Conseguenze.
La "nemesi" nelle relazioni disfunzionali si manifesta attraverso:
- Perdita di fiducia irreversibile
- Isolamento emotivo del partner hybristico
- Deterioramento dell'autostima in entrambi i partner
- Ripetizione di pattern tossici in relazioni future

👉Spezzare il Ciclo dell'Hybris
La saggezza antica ci insegna che il primo passo verso la guarigione è il riconoscimento dei propri limiti. In terapia, questo si traduce in:

Per chi agisce con hybris:
- Sviluppare consapevolezza dei propri comportamenti
- Imparare l'ascolto attivo e l'empatia
- Accettare la vulnerabilità come parte dell'amore

Per chi subisce:
- Riconoscere i propri diritti nella relazione
- Stabilire confini chiari e rispettarli
- Cercare supporto professionale quando necessario

👉Verso la Sophrosyne: L'Equilibrio
I Greci contrapponevano all'hybris la sophrosyne (σωφροσύνη): la saggezza del conoscere i propri limiti, la temperanza, l'autocontrollo. Nelle relazioni, questo si traduce in:
- Rispetto reciproco
- Capacità di compromesso
- Ascolto delle emozioni proprie e dell'altro
- Accettazione dell'imperfezione umana

L'antica lezione greca rimane attuale: solo attraverso il riconoscimento dei nostri limiti possiamo costruire relazioni autentiche e durature. L'amore vero non è conquista, ma incontro tra pari dignità.

👉Se riconosci pattern di hybris nella tua relazione, ricorda: chiedere aiuto è un atto di coraggio, non di debolezza. La consapevolezza è il primo passo verso il cambiamento.
Roberto Cavaliere Psicoterapeuta

🔍 DIPENDENZA AFFETTIVA: più l'altro è svalutante, più si rafforza il legame patologico.Un paradosso clinico ricorrente n...
24/07/2025

🔍 DIPENDENZA AFFETTIVA: più l'altro è svalutante, più si rafforza il legame patologico.

Un paradosso clinico ricorrente nella dipendenza affettiva è che il legame non si indebolisce di fronte a maltrattamenti, svalutazioni o ambivalenze affettive. Al contrario, si consolida. Questo avviene perché il partner maltrattante attiva, a livello inconscio, schemi relazionali disfunzionali precoci, spesso legati a esperienze infantili in cui l’amore era condizionato, intermittente o carico di umiliazioni.

In questo contesto, l’individuo dipendente non fugge dal dolore, ma vi resta intrappolato nel tentativo compulsivo di “riparare” l’altro e di ottenere conferme da chi le nega. Il meccanismo si fonda su una distorsione profonda: più l'altro rifiuta, più aumenta il bisogno di essere accettati. È una dinamica che somiglia a una forma di regolazione emotiva esternalizzata: l’autostima viene delegata completamente all’altro, anche quando è distruttivo.

📌 È fondamentale comprendere che la svalutazione non spezza il legame, lo rende più viscerale e necessario, alimentando un circolo vizioso di dolore e idealizzazione. Solo un percorso psicoterapeutico mirato può disinnescare questi pattern e restituire alla persona la libertà di amare senza perdersi.
Roberto Cavaliere Psicoterapeuta

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12/08/2024

Invito a visionare, seguire e condividere il sito www.psicologiadellamore.it . Il primo ed unico sito in Italia sugli aspetti psicologici e relazionali dell' amore. Contiene centinaia di articoli utili ai fini informativi, di approfondimento e di terapia.
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Interessante e significativo articolo sulla SINDROME DI PETER PAN 💯
26/07/2024

Interessante e significativo articolo sulla SINDROME DI PETER PAN 💯

La sindrome di Peter Pan, o nanotenia psichica, è un termine utilizzato per descrivere un comportamento in cui una persona adulta mostra caratteristiche di immaturità emotiva e comportamentale tipiche dell'infanzia. Questa sindrome prende il nome dal personaggio di Peter Pan, il ragazzo che non vu...

06/07/2024

L'ACCETTAZIONE RADICALE NELLA TERAPIA DEL DISTURBO BORDERLINE
L'accettazione radicale è un concetto fondamentale nella Dialectical Behavior Therapy (DBT), una terapia specificamente sviluppata per trattare il Disturbo Borderline di Personalità (DBP). Questo approccio, ideato da Marsha Linehan, si basa sull'integrazione di elementi della terapia cognitivo-comportamentale con pratiche di mindfulness e principi di accettazione.

Cos'è l'Accettazione Radicale?

L'accettazione radicale implica accettare pienamente e completamente la realtà così com'è, senza giudicare o tentare di cambiarla. Non significa approvare o essere d'accordo con le situazioni negative, ma piuttosto riconoscerle e accettarle per ciò che sono. Questo approccio aiuta a ridurre la sofferenza emotiva legata alla resistenza o al rifiuto della realtà.

Ruolo dell'Accettazione Radicale nella Terapia del DBP

1. **Riduzione della Sofferenza Emotiva**: Molti pazienti con DBP lottano con emozioni intense e instabili. L'accettazione radicale aiuta a ridurre la sofferenza emotiva accettando le emozioni e le situazioni così come sono, piuttosto che cercare di evitarle o combatterle.

2. **Incremento della Consapevolezza**: Praticare l'accettazione radicale incoraggia la consapevolezza del momento presente. Questo può aiutare i pazienti a riconoscere i loro pensieri e sentimenti senza essere sopraffatti da essi.

3. **Gestione delle Crisi**: Nelle situazioni di crisi, l'accettazione radicale può aiutare a prevenire comportamenti impulsivi e autolesionistici, permettendo ai pazienti di affrontare la crisi con maggiore calma e razionalità.

4. **Miglioramento delle Relazioni**: Accettando se stessi e gli altri per ciò che sono, i pazienti possono sviluppare relazioni più sane e stabili, riducendo i conflitti interpersonali.

5. **Promozione del Cambiamento**: Paradossalmente, accettare completamente una situazione può aprire la strada al cambiamento. Quando i pazienti smettono di lottare contro la realtà, possono concentrarsi più efficacemente su come migliorare le loro vite.

Pratiche di Accettazione Radicale

La DBT include varie pratiche e strategie per sviluppare l'accettazione radicale:

- **Mindfulness**: Esercizi di mindfulness aiutano a sviluppare la consapevolezza e l'accettazione del momento presente.
- **Validation**: Tecniche di validazione emotiva aiutano i pazienti a riconoscere e accettare i propri sentimenti come validi.
- **Paradossi Dialettici**: Aiutano i pazienti a bilanciare l'accettazione con la necessità di cambiamento, promuovendo un approccio equilibrato alla vita.

L'accettazione radicale è una componente cruciale della DBT e un potente strumento terapeutico per le persone con Disturbo Borderline di Personalità. Aiuta a ridurre la sofferenza emotiva, aumentare la consapevolezza e promuovere cambiamenti positivi, migliorando significativamente la qualità della vita dei pazienti.
Roberto Cavaliere Psicoterapeuta

            Roberto Cavaliere Psicoterapeuta
10/03/2024


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Trovarsi faccia a faccia con la Morte           Roberto Cavaliere Psicoterapeuta
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