Studio MoviMenti Vignate - infanzia, adolescenza e genitorialità

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Studio MoviMenti Vignate - infanzia, adolescenza e genitorialità � Studio multiprofessionale di psicologia, neuropsicomotricità, logopedia, pedagogia ed educazione.

Il viaggio con i bambini nella psicoterapia. Un testo bellissimo (di Maria Luisa Algini, edito da Borla), che ogni psico...
18/01/2024

Il viaggio con i bambini nella psicoterapia. Un testo bellissimo (di Maria Luisa Algini, edito da Borla), che ogni psicologo psicoterapeuta dell’età evolutiva dovrebbe poter leggere. La citazione del post è presa dal capitolo “Non voglio più venire”, nel quale si riflette sulla fatica sperimentata dai bambini in alcune fasi della terapia e sui significati nascosti dietro a tale fatica. Sono proprio questi i momenti cruciali e trasformativi del percorso.

Oggi vi presentiamo la figura del logopedista e vi raccontiamo in quali situazioni può essere utile chiedere un consulto...
16/10/2023

Oggi vi presentiamo la figura del logopedista e vi raccontiamo in quali situazioni può essere utile chiedere un consulto!

“Dottoressa, vorrei che mio figlio fosse più estroverso, non così timido”.“Vorrei che fosse più intraprendente, come suo...
30/08/2023

“Dottoressa, vorrei che mio figlio fosse più estroverso, non così timido”.
“Vorrei che fosse più intraprendente, come suo fratello”.
“A scuola non ha mai preso delle insufficienze, ma comunque vorrei che prendesse voti più alti. Io alla sua età studiavo di più”.

〰️Nel corso dei colloqui di consultazione psicologica, spesso i genitori esprimono le proprie fantasie sulle caratteristiche desiderate nel proprio figlio, desideri e progetti sulla sua vita.
Da parte di alcuni, talvolta, emerge l’aspettativa che grazie al percorso psicologico il figlio possa “trasformarsi” per aderire a questi desideri.
Nonostante nelle aspettative genitoriali sia possibile intravedere, il più delle volte, benevole intenzioni, non sempre queste sono di beneficio per i figli. Alcune possono celare infatti bisogni personali.

〰️Quando sono presenti tali aspettative (più o meno esplicitamente espresse e/o riconosciute) inizia con i genitori un lavoro terapeutico delicato, ma importantissimo, in cui il pensiero è messo in circolo per consentire loro di riconoscerle ed esplorarle insieme. Da dove arrivano? Qual è il bisogno inconscio dei genitori? Soprattutto, quali conseguenze hanno avuto (o stanno generando) nel mondo interno del proprio figlio?

〰️Non è raro infatti che nei percorsi psicologici - spesso con adolescenti - vengano alla luce connessioni con tali aspettative e che siano espressi a riguardo vissuti interiori di sofferenza: si intravedono rappresentazioni di sé molto negative, vissuti di fallimento, di non riconoscimento e accettazione, sentimenti di colpa. Per alcuni questa sofferenza si traduce in sintomi, sfociando in vere e proprie condizioni psicopatologiche.

〰️Se hai trovato l’argomento interessante e ti piacerebbe approfondirlo, ecco un riferimento bibliografico da cui iniziare:
📖 Nascita di una madre: come l’esperienza della maternità cambia una donna (D. Stern e N. Bruschweiler-Stern).

Avete mai sentito parlare di depressione nell’infanzia? Si tratta di una condizione spesso sottovalutata, ma molto frequ...
04/07/2023

Avete mai sentito parlare di depressione nell’infanzia? Si tratta di una condizione spesso sottovalutata, ma molto frequente già in età pre-scolare.
In questo post abbiamo messo una lente d’ingrandimento sull’espressione sintomatologica dei vissuti depressivi nei bambini, che spesso passano inosservati agli occhi degli adulti per la natura (anche) esternalizzante dei sintomi manifestati.

Il post non si pone l’obiettivo di trattare in modo esaustivo un argomento clinico così complesso. Vuole però portare alla luce una condizione dell’età evolutiva di cui si parla ancora molto poco, nella speranza che possa “anche” aiutare a guardare con altri e nuovi occhi le manifestazioni di rabbia, irritabilità, agitazione e oppositività dei bambini (che hanno sempre un significato e che, a volte, mascherano vissuti di natura depressiva).

“Il gioco è il lavoro dell’infanzia” è uno dei pensieri più famosi dello psicologo è pedagogista Jean Piaget. Questa cit...
01/06/2023

“Il gioco è il lavoro dell’infanzia” è uno dei pensieri più famosi dello psicologo è pedagogista Jean Piaget. Questa citazione ci permette di riflettere sull’importanza del gioco nello sviluppo durante l’infanzia; è infatti lo strumento privilegiato con il quale il bambino inizia a conoscere il mondo e a rappresentarlo, apprende concetti cognitivi di base, sperimenta la relazione e la socialità, stimola tutte le funzioni fondamentali per uno sviluppo ottimale.
In questo senso il gioco assume un ruolo cardine per il terapista, che lo osserva in tutte le sue caratteristiche durante la primissima conoscenza del bambino e lo utilizza per favorire il raggiungimento degli obiettivi in tutte le aree di sviluppo.

Abbiamo raccolto per voi cinque tra le domande più frequenti che solitamente sorgono quando si avvia un percorso di neur...
24/05/2023

Abbiamo raccolto per voi cinque tra le domande più frequenti che solitamente sorgono quando si avvia un percorso di neuropsicomotricità.

A quali altre vostre curiosità possiamo rispondere?
Fatecelo sapere in un commento!

17/05/2023
La comunicazione è da considerarsi un diritto fondamentale per ogni persona. Laddove vi siano impedimenti o difficoltà n...
22/04/2023

La comunicazione è da considerarsi un diritto fondamentale per ogni persona. Laddove vi siano impedimenti o difficoltà nell’impiego di canali comunicativi tradizionali diventa indispensabile trovare nuove strade per garantire tale diritto: di questo si occupa la Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA).

~ Ma cos’è esattamente la Caa e a chi può essere utile? Iniziamo a scoprirlo con questa breve introduzione sul tema.

“Un momento… sto pensando!” 💭È una delle citazioni più conosciute di Reuven Feuerstein, la troviamo sulla copertina di t...
20/04/2023

“Un momento… sto pensando!” 💭
È una delle citazioni più conosciute di Reuven Feuerstein, la troviamo sulla copertina di tutti gli strumenti del PAS.
È una frase che fa riflettere sul fatto che ragionare richieda del tempo, e sull’importanza di lasciare il tempo di pensiero alla persona con cui si sta lavorando, senza anticipare le sue risposte.
“Un momento… sto pensando!” significa anche imparare a fermarsi di fronte a un compito o a una situazione nuova, senza dare risposte impulsive e poco efficaci.
A tutti deve essere lasciato il giusto tempo di riflessione, solo così si può imparare a diventare consapevoli delle operazioni mentali che si mettono in campo ogni volta che ci si trova di fronte ad un problema.

Quante volte ci capita di non lasciare abbastanza tempo di pensiero all’altro, chiedendogli risposte immediate?
Quante volte invece agiamo d’impulso, senza dedicare sufficiente tempo al pensiero e ottenendo risultati poco efficaci?
Pensiamoci!

ADHD: cos’è e come si manifesta?
28/03/2023

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22/03/2023

6 Likes, 0 Comments - Studio MoviMenti () on Instagram: "Il gioco è il mezzo privilegiato con cui il bambino sviluppa competenze cognitive, emotive e rel..."

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