22/11/2025
Oggi sono stata invitata a ritirare la medaglia per i 50 anni alla professione di mio padre, che non c’è più, e inevitabilmente ho provato a immaginare e ricordare cosa potesse rappresentare per lui la farmacia: un luogo piccolo, artigianale, con l’odore dei medicinali e delle erbe, il bancone in legno, gli scaffali con le bottiglie di vetro, le siringhe in vetro e le ricette scritte a mano.
Era un luogo d’incontro, dove si chiedeva un consiglio, un conforto o una parola giusta.
Chi da bambino passava di qui, oggi adulto, ricorda ancora le galatine al latte custodite in un cassetto, come un gesto di gentilezza che diventava ricordo.
Hai visto passare mamme, bambini, anziani che venivano per la loro terapia cronica; volti che sono diventati amici, storie che hai imparato a conoscere ancora prima che entrassero dalla porta.
E se è vero che certe medaglie non si appendono alla giacca ma all’anima, è altrettanto vero che oggi mi sembra giusto celebrarti.
Grazie, papà, per aver fatto parte di questa comunità e per ciò che hai tramandato.
Caterina