25/02/2021
Una prima modalità di entrare in relazione con un’altra persona è quella della conoscenza: offre infinite possibilità, tuttavia, perché possa evolversi, una delle due persone deve fare la prima mossa e l’altra deve accettare la sua offerta. A questo “primo” livello è possibile condividere alcune sfere della propria vita, senza che vi sia una qualsiasi intrusione nei reciproci mondi privati. È dall’insieme delle proprie conoscenze che si sceglieranno poi le relazioni più importanti, quelle che continueranno e daranno il modo di essere ricordate. Non è scontato che per tutti sia facile questo livello di relazione: è possibile che in presenza di altra gente ci si senta in un continuo stato di ansietà e per questo si prenda l’abitudine di evitare gli altri e di vivere in modo ritirato e appartato.
Quando si incontra una persona può succedere di avere la sensazione che un interruttore scatti dentro di noi, quasi come una vera e propria accensione: l’intero corpo si illumina, i pregiudizi crollano, razionalità e prudenza sembrano aver staccato la spina. È una reazione sensoria più che personale, ed è soprattutto visiva: gli altri sensi possono contribuire, i sogni ad occhi aperti aiutano a renderla più vivida, tuttavia il lampo di riconoscimento proviene quasi sempre dalla vista. Questa sensazione genera una sorta di attrazione verso un'altra persona: senza saperne spiegare le ragioni, ecco nascere l’impulso ad avvicinarsi a qualcuno che potrà con buona probabilità diventare per noi un ottimo amico o un possibile partner.
L’essenza dell’amicizia è che, in condizioni normali, non sono attivi pregiudizi e stereotipi, vale a dire che due amici non si criticano a vicenda anche se possono darsi dei consigli. Questi non sono dei rimproveri, ma considerazioni razionali basate su dati di fatto e sulla conoscenza reciproca ad un livello più profondo: gli amici si accettano a vicenda. Incontrare persone con le quali instaurare questo tipo di legame può non essere facile: se manca la fiducia, ad esempio, sarà faticoso coltivare l’idea di chiedere aiuto in un momento di difficoltà; viceversa, se non troviamo qualcuno che si fidi di noi, non sarà possibile innescare quella relazione di mutuo scambio e affetto che è l’amicizia. Sapere di poter contare su qualcuno è un bisogno esistenziale che ci accompagna per tutta la vita.
Come ci si sente all’idea di non poter chiamare nessuno in un momento di disperazione?