Dottoressa Valentina Tanini- psicoterapeuta

Dottoressa Valentina Tanini- psicoterapeuta Una pagina per parlare di psicologia clinica, forense e di coching. Verranno proposti articoli su questi temi e illustrate proposte formative.

Psicoterapeuta , Psicologa clinica, giuridica, consulente tecnico di parte e life coach.Psicologa presso Villa Rosa a Viterbo. Abilitazione professionale e iscrizione all'albo della regione Lazio. Membro del comitato scientifico del Centro per gli Studi Criminologici di Viterbo. Consulente e vicecoordinatore dello sportello d'ascolto integrato SAI ONULUS presso Viterbo. Attività privata presso Roma e Viterbo
Consulenza psicologica per disturbi d'ansia e attacchi di panico, depressione, disturbi alimentari, disturbi del sonno, disturbi relazionali e sessuali, disturbi da stress e affaticamento e disturbi dell'età evolutiva
Conduzione di gruppi tematici e di sostegno per la crescita e il benessere dell'individuo
Conduzione di gruppi di sostegno alla genitorialità. Attività di progettazione e orientamento nelle scuole.Formazione d'aula. Attività precedentemente svolte
Conduttrice del gruppo di mutuo auto aiuto per l'associazione ASMARA . Attività di diagnosi, valutazione, cura e sostegno psicologico presso Policlinico Militare il Celio,
Attività di ascolto e sostegno di pazienti psichiatrici nella Comunità di Montespaccato
Assistente educativo-culturale:espletamento di attività di supporto al disabile nelle attività didattiche, interventi indirizzati allo sviluppo delle potenzialità della persona diversamente abile presso la Cooperativa Nuove Risposte
Tutoraggio dei corsi, gestione delle singole problematiche di natura tecnica e personale di ciascun partecipante. Docente di psicologia generale e formatrice degli operatori dello sportello d’ascolto. Monitoraggio delle diverse fasi di realizzazioni degli eventi dell’Associazione: dall’assemblaggio delle risorse, alla progettazione e pianificazione dell’attività e alla verifica della buona riuscita dell’evento presso l'AIPC, Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia.

17/04/2023

Il Sole 24 Ore ha dedicato nei giorni scorsi un approfondimento sulle ricerche scientifiche che analizzano l’efficacia della psicoterapia per curare ansia e depressione, concentrandosi in particolare su uno studio appena pubblicato su “World Psychiatry” che ha analizzato la terapia della depressione su 53.702 pazienti. È emerso che, nel breve termine, la psicoterapia sembra essere efficace tanto quanto le farmacoterapie, ma più efficace nel lungo termine. L’articolo pone quindi l’interrogativo sul perché, nonostante le evidenze scientifiche, si continui a contrapporre la psicoterapia all’approccio farmacologico.
Inoltre secondo la London School of Economics, migliorando l’accesso ai trattamenti psicologici nei Servizi sanitari, è possibile ottenere non solo un maggiore benessere per gli utenti, ma anche un guadagno per le casse dello Stato. È quindi nell’interesse generale accrescere l’offerta e l’accesso alle psicoterapie nei Servizi pubblici ed evitare che i pazienti siano costretti a ricorrere al mercato privato, creando una discriminazione legata al censo.

17/04/2023

“Non bisogna tenere in massimo conto il vivere come tale, bensì il vivere bene”.
(Platone)

24/07/2022

«L’inconscio di un individuo si proietta sempre sugli altri, ossia noi RINFACCIAMO AGLI ALTRI QUELLO CHE NON VEDIAMO IN NOI STESSI. Questo principio è di una validità così generale da far riflettere: tutte le volte che si ha qualcosa da rimproverare a qualcuno, si farebbe bene ad aspettare un momento e a chiedersi con scrupolo che cosa significa per noi ciò che stiamo per rimproverare a un altro. Con questa osservazione apparentemente marginale ci imbattiamo in una delle più singolari proprietà dell’inconscio, cioè nel fatto che esso, per così dire, ci sta sempre davanti agli occhi in tutte le sue parti. Questa proprietà contraddittoria deriva dal fatto che ogni contenuto inconscio, per quanto modesto sia il suo ammontare di energia, si proietta su determinati oggetti, più o meno adeguati.

Il lettore si chiederà come si possa ve**re a sapere una cosa del genere. Alla scoperta di questo fenomeno di proiezione si arrivò gradualmente osservando che nell’adattamento psicologico si verificavano disturbi e difetti la cui origine sembrava localizzata nell’oggetto. Un esame più attento mostrò tuttavia che si trattava di un contenuto inconscio del soggetto, che, non riconosciuto da quest’ultimo, si spostava apparentemente sull’oggetto, e finiva per occuparvi uno spazio tale da apparire come motivo sufficiente del disturbo.»

Carl Gustav Jung ✍
📙 Sull’inconscio (Opere 10/1)

🏹

29/05/2022

“Tanto più si conosce la propria cattiveria, tanto più si è capaci di proteggersi da quella degli altri. […]. Le persone che si lasciano maltrattare dagli altri sono o molto giovani, o troppo candide; ma soprattutto esse sono indirettamente responsabili di ciò che accade loro, non hanno sufficiente coscienza del male che hanno in sé. Se l’avessero, acquisirebbero una sorta di percezione intuitiva del male negli altri e non presterebbero il fianco. [...] Lo sciocco idealista che si lascia imbrogliare da tutti può essere aiutato non con la pietà, ma conducendolo alla sua Ombra interiore”.

Marie Louise von Franz, Il femminile nelle fiabe.
♨️

13/05/2022

Analisi lucidissima e ricca di pensiero critico e riflessivo.

"Chi si ferma è perduto"...?
"CHI NON SI FERMA"....è perduto!
A cura di Tlon

A che velocità stiamo correndo? Sembra di vivere questi mesi come se si dovesse recuperare ogni giorno un po’ del tempo e dell’illusione perduti negli ultimi due anni. Come a rimettere di corsa in piedi la scenografia di cartone del mondo precedente, che era crollata pezzo dopo pezzo. Stiamo provando a dimenticare di aver visto l’insensatezza della nostra società, ed è un processo sfiancante.
La sensazione diffusa è quella di dover recuperare, affannandosi, un tempo perduto. Le persone (si) precipitano ovunque come impazzite, rincorrendo scadenze e urgenze, e la stanchezza è diventata il fondamento naturale delle giornate.
Essere stanchi è oramai un sottinteso: a cambiare è soltanto la quantità di questa stanchezza diffusa, ma nessuno nella società della performance può più dirsi “riposato”. Essere stanchi, esausti, sfibrati, è diventata una condizione primaria, senza la quale aleggia su di noi subito il senso di colpa.

Ma, come ha scritto a proposito Byung-Chul Han, “L’eccessivo aumento delle prestazioni porta all’infarto dell’anima”, Un infarto avviene quando un organo o un tessuto non riceve un adeguato apporto di sangue e ossigeno dalla circolazione arteriosa a loro dedicata.
A forza di vivere e lavorare gareggiando, di competere incessantemente con qualsiasi altro essere umano, la nostra “anima” - intesa qui come casa del senso della vita - non riceve più nutrimento e muore.
Perché, oggi, chi non si ferma è perduto.

07/05/2022
04/05/2022
01/05/2022

La è stata utilizzata per la prima volta da un insegnante giapponese per ricordare ai propri allievi qual è l’unico vero segreto per avere successo nello studio e nella vita.

Questa “formula” campeggia infatti in bella vista all’interno dell’aula dell’ingegnoso insegnante ed una sua foto è recentemente diventata virale in molti social network asiatici.

Ecco la formula:
(1,01)^365 = 37,78. Immagina che “1” rappresenti la tua situazione attuale (nello studio, nello sport, nel lavoro, etc.).
Cosa accadrebbe se ogni giorno, per i prossimi 365 giorni, migliorassi le tue prestazioni dell’1% rispetto al giorno precedente?
La matematica ci dice che dopo un anno ti ritroveresti ad essere circa 38 volte migliore rispetto alla tua situazione di partenza. Non il doppio, non il triplo: 38 volte.

(0,99)^365 = 0,03. Cosa accadrebbe invece se mollassi la presa, se ogni giorno peggiorassi anche solo dell’1%? Cosa vuoi che sia studiare l’1% in meno?
Allenarsi l’1% in meno?
Risparmiare l’1% in meno?
Non cambierebbe poi molto, giusto? Sbagliato: dopo 1 anno ti ritroveresti praticamente a zero.

Risultati numerici a parte, la formula del successo dell’insegnante giapponese ci insegna una regola fondamentale per il nostro percorso di sviluppo personale:
“I piccoli progressi (+1%), se cumulati giorno dopo giorno, esplodono in una crescita esponenziale.”

Ricordi però il concetto di personale? Se non vai avanti, inevitabilmente torni indietro. Non è un caso dunque che l’insegnante giapponese abbia proposto la sua formula in due versioni (1,01 e 0,99): l’effetto moltiplicatore di questo principio matematico vale infatti sia per le buone, sia per le cattive abitudini.

Questo significa che anche quelle piccole azioni negative, all’apparenza innocue, nel lungo periodo possono avere conseguenze devastanti per la nostra salute, i nostri risultati accademici, la nostra situazione finanziaria.

Per applicare la formula del successo, devi rispettare 3 semplici regole:
Concentrati sui piccoli progressi giornalieri e punta al “Jackpot”.
Il percorso verso i tuoi obiettivi non è mai perfetto: dai il massimo nelle giornate buone, ma impara anche a difendere i tuoi progressi nelle giornate storte.
Impara a riaccendere la fiamma della tua motivazione quotidiana lasciandoti ispirare dalle parole dei grandi uomini.

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