Dr.ssa Vanda Fontana - Studio di Psicoterapia

Dr.ssa Vanda Fontana - Studio di Psicoterapia Psicoterapia:
sistema di pratiche della psicologia clinica per la cura e percorso di conoscenza

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30/11/2025

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Parlare di educazione affettiva e sessuale a scuola significa offrire a ragazze e ragazzi strumenti per comprendere sé stessi, le relazioni e il rispetto reciproco.

Il testo di questo mese – intenso e illuminante – ci ricorda quanto sia importante creare momenti strutturati e sicuri, guidati da professioniste e professionisti formati, capaci di ascoltare, rispondere e accompagnare gli studenti nelle domande che ogni giorno emergono spontaneamente nelle classi.

Promuovere questi spazi significa investire nel benessere, nella consapevolezza e nella crescita delle nuove generazioni.

Il testo è di Nicolò Targhetta e la grafica di Amandine Delclos.


Buona lettura!

- Prof?
- Sì?
- Massimo mi ha chiamata tr***.
- Cos’è che ha fatto?
- Mi ha chiamata tr***.
- Ma è gravissimo. Adesso ci fermiamo un attimo e affrontiamo per bene la questione.
- Grazie prof.
- Aspetta, ce l’hai il consenso?
- Il consenso?
- Il consenso firmato dei tuoi per poter fare educazione sentimentale e sessuale a scuola?
- No.
- Sicura?
- Sì.
- Va bene, T***a era un’antica città dell’Asia Minore, resa celebre dai poemi omerici per la lunga guerra scoppiata dopo il rapimento di Elena. Hai domande?
- Non ho capito.
- Tranquilla, poi approfondiamo quando leggiamo l’Iliade.
- Ma prof, io veramente…
- Qualcun altro?
- Prof, Sara mi ha detto che il mio corpo fa schifo.
- Terribile, davvero terribile. Questa è violenza verbale, e io sono pronto a spiegarti tutto dopo che, cortesemente, mi hai mostrato il consenso firmato dei tuoi.
- Non ce l’ho.
- Lo sapevi che nell’arte greca il Corpo Ideale nel canone di Policleto prevedeva proporzioni precise, che peraltro oggi considereremmo irrealistiche?
- Mi ha fatto piangere.
- Mi dispiace, ma hai qualche domanda su Policleto?
- No.
- Benissimo, e anche questa è fatta.
- Prof, ieri un ragazzo mi ha toccata senza che io glielo chiedessi.
- Cosa?
- Ieri un…
- Consenso firmato?
- No.
- E allora fisica: quando due corpi entrano in contatto...
- Veramente io vorrei sapere cosa devo fare se succede ancora.
- Non posso dirtelo senza consenso firmato dai tuoi. Quello che posso dirti è l’anno della caduta dell’Impero Romano d’Occidente.
- Prof, i miei amici dicono che se non faccio certe cose sono uno sfigato. Lei che dice?
- Consenso firmato?
- No.
- E allora, caro mio, io dico 476 d.C.
- Prof, è normale che il mio ragazzo si arrabbi se esco con altre persone?
- Consenso firmato?
- No.
- La Carta delle Nazioni Unite del 1945 dice che ogni entità sovrana ha diritto alla libera autodeterminazione.
- Prof, mi ha chiesto una foto… e se poi la manda in giro?
- Nel Rinascimento il concetto di nudo…
- Prof ci spiega il consenso?
- Hai il consenso firmato dei tuoi?
- No.
- E allora senza consenso non posso spiegarti il consenso.
- Prof.
- Sì?
- Non stiamo capendo niente.
- Ah, voi non state capendo niente? Immaginate di essere me, intrappolato in un doppio paradosso. Da una parte per fare educazione affettiva ho bisogno di un consenso dei vostri genitori. Consenso che prevede la visione preventiva di tutto il materiale del corso, cosa che fra parentesi non accade per le altre materie. Senza scomodare l’articolo 33 della Costituzione, ci sarebbe anche da far notare che questo sottintende neanche troppo velatamente che i genitori sappiano meglio della scuola cosa serva ai ragazzi dal punto di vista educativo. Dall’altra parte, per quanto la scuola possa definire quali siano le esigenze dei ragazzi, non sempre riesce a mettere in pratica questa risposta a una necessità sempre più evidente. Perché questa educazione è spesso affidata a noi docenti che con le nostre lauree non abbiamo neppure ricevuto una formazione specifica che ci aiuti a trattare al meglio un argomento così complesso e delicato.
E l'Italia è l'unico paese europeo che non ha gli psicologi scolastici come figura strutturata.
- E quindi?
- E quindi indovina chi rimane fregato? Bravissimi, giù le mani.

29/11/2025
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16/11/2025

I modelli linguistici non capiscono ciò che producono.
Generano frasi plausibili dal punto di vista statistico, non significati costruiti.

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16/11/2025

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Volontà di piacere vs Volontà di significato
(Viktor E. Frankl, Abbracciare la speranza)

14/11/2025

📌Il 12 novembre la Presidente dell’Ordine Paola Medde ha partecipato, presso il Consiglio regionale del Lazio, alla presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare per introdurre la figura dello psicologo di base, sostenuta da oltre 13.000 firme. Un segnale forte: la salute mentale è una priorità reale per il Lazio e per tutto il Paese.

💬 “Ringrazio tutti coloro che hanno sostenuto e lavorato a questo progetto di legge. Questa iniziativa rappresenta un contributo importante, non solo per i professionisti che ogni giorno si impegnano sul territorio, ma soprattutto per le persone, per le famiglie, per chi chiede – con sempre maggiore forza – una rete di sostegno psicologico vicina, accessibile e continuativa. La nostra professione è spesso chiamata a intervenire sull’emergenza, quando la sofferenza è già esplosa, quando la solitudine e il senso di abbandono hanno ormai prodotto i propri effetti, talvolta con gravi danni al contesto della convivenza civile" ha dichiarato la Presidente.
"Per arginare questi fenomeni, la politica dei bonus – pur cogliendo un bisogno reale – non può essere sufficiente. Servono interventi strutturali, capaci di intercettare precocemente il disagio e di offrire risposte tempestive e efficaci. E’ giunto il momento che anche nel Lazio la popolazione possa contare su questo fondamentale presidio di salute e benessere individuale e collettivo. Per questa ragione, mi auguro che il testo, arricchito del contributo di tutte le forze politiche, possa proseguire il suo iter e ottenere una rapida approvazione dell’assemblea”.

11/11/2025

🏛 EDUCAZIONE SESSUO-AFFETTIVA: QUANDO IL CONFRONTO PUÒ AIUTARE LA POLITICA

Ieri, 10 novembre, al Senato della Repubblica, abbiamo vissuto un momento importante per la nostra professione e per la società.

Dopo giorni di polemiche sull’emendamento che avrebbe limitato l’educazione sessuo-affettiva nelle scuole medie, si è finalmente aperto uno spazio di confronto vero, scientifico e istituzionale.

Un dibattito promosso dall’Ordine degli Psicologi del Lazio e dalla consigliera Marta Giuliani, socia e membro del Direttivo nazionale di AltraPsicologia, oggi intervistata da Radio Radicale, che ha saputo mettere intorno allo stesso tavolo professionisti, associazioni, enti e rappresentanti politici — restituendo complessità e rigore scientifico a un tema troppo spesso distorto da ideologie e propaganda giornalistica.

👉 AltraPsicologia c’era, insieme agli Ordini degli Psicologi di Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Marche, Puglia, Sicilia e Veneto, e a una rete di organizzazioni che rappresentano il mondo scientifico, educativo e sociale:
AIP, ENPAP, WAS, EFS, AUPI, CISL Scuola, Fondazione Libellula, Associazione OLGA, Associazione Luca Coscioni, FISS, SIA, SIAMS, SIC, SIRU, Osservatorio Nazionale Adolescenza, UNICEF, Save the Children, ANLAIDS e SIGO.

Un fronte ampio, plurale e competente che ha portato in Senato argomentazioni scientifiche e professionali solide, capaci di spostare il dibattito politico.

Le parole della collega Marta Giuliani e del collega Stefano Caruson sono state riprese in Aula dall’onorevole Piccolotti, che durante la discussione parlamentare ha citato direttamente i contenuti emersi dal convegno.

Spiace constatare l’assenza dell’organo nazionale della professione, il CNOP, in un confronto così rilevante per la psicologia, la scuola e la tutela dei minori.

Ieri, alla chiusura delle discussioni in Parlamento, trapelavano le prime notizie del ritiro dell’emendamento che avrebbe vietato i percorsi di educazione affettiva nelle scuole secondarie di primo grado.. Aspettiamo oggi la votazione in Aula.

Una vittoria parziale ma significativa per la psicologia, per la scienza e per i diritti dei nostri ragazzi.

Grazie a chi c’era, a chi ha portato la voce della professione e a chi crede che solo attraverso la rete, la presenza e la competenza possiamo davvero incidere nel cambiamento sociale e politico.

🎥 Rivedi l’intero dibattito al Senato:
https://bit.ly/dibattitoeduazionesessuoaffettiva

📰 Leggi la cronaca della giornata: Quotidiano Sanità
https://www.quotidianosanita.it/cronache/articolo.php?articolo_id=133261&fr=n

🔗 Ascolta l’intervista completa:
https://www.radioradicale.it/scheda/774018/educazione-sessuo-affettiva-nelle-scuole-di-primo-grado-intervista-a-marta-giuliani

11/11/2025

📰 EDUCAZIONE AFFETTIVA: LA LEGA RITIRA LA PROPOSTA FORMALE DI DIVIETO NELLE SCUOLE MEDIE/ DI MATTEI (PRESIDENTE OPL): SEGNALE POSITIVO DI ATTENZIONE VERSO LA CRESCITA EMOTIVA E RELAZIONALE DEI PIÙ GIOVANI📰

Il ritiro dell’emendamento che prevedeva il divieto dell’educazione affettiva nelle scuole medie rappresenta un segnale importante per la tutela della crescita emotiva e relazionale di bambini e adolescenti. Una decisione che arriva dopo l’intervento tempestivo e congiunto di , OPL e altri Ordini regionali, che hanno evidenziato alle istituzioni i rischi di lasciare i più giovani senza strumenti per orientarsi nelle emozioni, nelle relazioni e nei comportamenti.

I dati del Ministero dell’Istruzione confermano l’importanza di questi percorsi: nel 68,5% degli oltre 2.000 istituti coinvolti si sono registrati una maggiore attenzione alla dimensione relazionale, un linguaggio più consapevole e una diminuzione degli episodi di bullismo e violenza di genere.

“Parlare di emozioni e relazioni non è ideologia, è salute. L’educazione affettiva significa prevenzione e benessere: aiuta bambine, bambini e adolescenti a conoscersi, a rispettarsi e a costruire relazioni sane e consapevoli. Per questo ribadiamo l’importanza di un’alleanza tra scuola, famiglie e professionisti della salute psicologica,” afferma Valentina Di Mattei, Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia.

Un passo avanti per una scuola che educa al rispetto e alla consapevolezza.

11/11/2025

Educazione all’affettività nelle scuole: un passo nella giusta direzione.

La decisione di ritirare l’emendamento che limitava l’educazione affettiva e sessuale nelle scuole medie rappresenta un segnale importante di attenzione verso il benessere psicologico e relazionale delle nuove generazioni.
Come avevamo sottolineato nella lettera inviata al Ministro Valditara, la scuola è il luogo dove si costruiscono consapevolezza, rispetto e capacità di riconoscere le proprie emozioni.
Un’educazione sessuale e affettiva fondata su basi scientifiche, condotta da professionisti competenti e in dialogo con le famiglie, è una tutela per i più giovani e un investimento per la società.
Accompagnare bambine, bambini e adolescenti nella crescita emotiva e relazionale significa proteggerli, non esporli.
È una responsabilità condivisa, che oggi trova un terreno più favorevole per essere realizzata.

Indirizzo

Via Vetulonia, 21
Viterbo
01100

Orario di apertura

Lunedì 15:00 - 19:00
Mercoledì 15:00 - 19:00
Giovedì 15:00 - 19:00
Venerdì 15:00 - 19:00
Sabato 09:00 - 12:00

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