15/12/2020
Con l’emergenza Coronavirus sono aumentate a dismisura le forme di disagio e sofferenza emotiva della popolazione sottoposta alle misure di restrizione, isolamento e quarantena. Non disponiamo ancora di sufficienti dati per poter realizzare un quadro accurato dell’impatto che l’emergenza coronavirus sta avendo sulla popolazione generale, soprattutto dal punto di vista psicofisico. Tuttavia il quadro è allarmante soprattutto se si considera che solo una piccola percentuale di italiani ha la possibilità di intervenire efficacemente per ripristinare una condizione di benessere. Alcuni disturbi d’ansia, come per esempio il disturbo ipocondriaco e quello ossessivo compulsivo, trovano una naturale espressione in contesti simili: vademecum e regole, contagi, morti, condotte di sanificazione ed igiene, monitoraggio dei sintomi e delle manifestazioni fisiologiche (febbre, respirazione, etc) sono solo alcuni dei fattori con cui siamo chiamanti a fare i conti, ma non sempre disponiamo di adeguate risorse per farvi fronte senza cadere nel rischio sviluppare condotte estremamente rigide e inflessibili, alla base delle più comuni forme di sofferenza psicologica. Quando viviamo condizioni di forte stress diventiamo vulnerabili ai nostri pensieri ed ai loro contenuti verbali. È come se facessimo più fatica a distinguere un pensiero dalla realtà, ciò che esiste nella nostra mente da ciò che realmente accade fuori da noi. A causa di questo processo, a volte, rimaniamo intrappolati in pensieri e contenuti poco utili della nostra mente, soprattutto quando agiamo guidati da questi stessi pensieri pervasivi e stati mentali preoccupanti, intrusivi e ansiosi. Le rassicurazioni sono l'alimento principale alla base dei disturbi ansiosi: esse ci regalano un brevissimo sollievo ma ci rendono prigionieri, schiavi delle nostre paure. Quando avvertiamo la necessità o il bisogno di essere rassicurati, ricordate che nulla (pensieri o sensazioni) potrà mai obbligarvi ad agire in quel modo. Può essere utile provare a ridurre o rimandare nel tempo tutte le rassicurazioni che agiamo quotidianamente, anche di mezz'ora o qualche ora, questo alzerà i livelli di sensazioni e sofferenza, ma avrete anche intrapreso la strada giusta per allentare il potere che in passato avete concesso ai vostri pensieri. A poco a poco capirete che esiste un'alternativa, che potete anche fare a meno della rassicurazione o del controllo. Non sarà semplice, ma non dovrà necessariamente esserlo, è sufficiente che sia importante, per voi. Questo vi permetterà di costruire un repertorio di scelte e atteggiamenti nuovi e più funzionali al vostro benessere, alla vostra vita.
L’attuale contesto socio-sanitario descrive una preoccupante ripresa dell’emergenza legata al CoronaVirus. Possiamo nuovamente fare la differenza, possiamo agire ancora e nuovamente in modo efficace nonostante la nuova ondata del virus ma è importante ritrovare un contatto pieno e funzionale co...