Psicologa, Psicoterapeuta Maria Pina Famiglietti Pavia

Psicologa, Psicoterapeuta Maria Pina Famiglietti Pavia Sostegno psicologico e trattamento psicoterapeutico ad orientamento psicoanalitico. Consulenza psicologica e psicoterapia per bambini, adolescenti e adulti.

25 novembre – Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.Oggi non ricordiamo solo ciò che...
25/11/2025

25 novembre – Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

Oggi non ricordiamo solo ciò che accade “fuori”, ma anche ciò che accade dentro: nelle storie, nelle credenze, nelle ferite che preparano il terreno alla violenza molto prima che questa diventi visibile.

La non nasce quasi mai come gesto improvviso.
Spesso inizia come una : quella del , della dell’altro, dell’idea che il potere si eserciti attraverso il .
Inizia nelle che normalizzano la gelosia come prova d’amore, nelle micro-rinunce che una donna fa per evitare un conflitto, nella convinzione – introiettata negli anni – che il proprio diritto a dire “no” sia negoziabile.

Da clinica vedo quanto la vera sia un lavoro sotterraneo, lento, quotidiano:
✅ educare alla lettura delle emozioni, soprattutto quelle difficili e scomode, che se non trovano parole cercano spesso vie più crude;
✅insegnare a stare nella frustrazione, perché chi non sa tollerare il limite può trasformare la paura in dominio;
✅ lavorare sulle prime crepe della relazione, quei dinamismi che non sono ancora violenza, ma che contengono già la sua grammatica;
✅allenare la capacità di chiedere aiuto senza sentirlo come fallimento.

La prevenzione non è solo dire “denuncia”. È costruire contesti affettivi dove nessuno deve ridursi, rimpicciolirsi o giustificarsi per esistere.
È imparare a riconoscere gli allarmi che non fanno rumore. È rendere possibile ciò che la violenza impedisce: la possibilità stessa di .

E oggi, più che mai, ricordiamoci che la lotta alla violenza di genere non riguarda soltanto le donne che la subiscono.
Riguarda i modelli che ereditiamo, i linguaggi che usiamo, le responsabilità emozionali che ognuno di noi porta.

Perché la violenza non si spezza solo quando finisce: si spezza soprattutto quando non trova più terreno per nascere.

🌱Maria Pina Famiglietti
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🌻Giornata dei diritti dei bambiniC’è una verità semplice e scomoda insieme:i bambini non scelgono il contesto in cui  .A...
20/11/2025

🌻Giornata dei diritti dei bambini

C’è una verità semplice e scomoda insieme:
i bambini non scelgono il contesto in cui .
Arrivano nel mondo e devono adattarsi a ciò che trovano — alle nostre abitudini, ai nostri ritmi, alle nostre fragilità. E non sempre ciò che incontrano è davvero adeguato alla loro , ai loro tempi, al loro modo unico di essere.

👂Per questo l’ascolto e l'osservazione diventano un atto di responsabilità adulta.
Un ascolto che non si limita alle parole, perché spesso le parole non bastano.
Non bastano quando il bambino ancora non le usa…
E a volte non bastano nemmeno quando le parole le conosce bene, ma non può usarle, perché la dipendenza affettiva e materiale dagli adulti rende rischioso mostrare ciò che sente davvero.
La paura — anche silenziosa, anche inconsapevole—
di essere rifiutato o abbandonato può spegnere molte voci.

🔎E c’è un altro aspetto che vale la pena ricordare:
per alcuni adulti ascoltare un bambino è difficile, perché quel bambino che sono stati non ha avuto sufficienti spazi di accoglienza, di riconoscimento,
di protezione.

🩹Avvicinarsi ai bisogni dei piccoli significa, a volte, sfiorare le proprie ferite.
E questo richiede coraggio, presenza e delicatezza verso sé stessi, oltre che verso il bambino.

I bambini non sono adulti in miniatura.
Non sono soprammobili da spostare dove ci è più comodo.
Sono persone — intere, complesse, vulnerabili
— che meritano spazi, tempi e relazioni in cui potersi esprimere senza dover temere le conseguenze del proprio bisogno.

E allora ricordiamoci che il nostro compito non è solo “guidarli verso l’adultità”, ma anche lasciarci guidare da loro:
dalla loro curiosità che apre mondi,
dalla loro creatività che immagina possibilità,
dalle loro domande che guardano la realtà come se fosse sempre nuova.
Non sono solo allievi della vita: a loro modo, ne sono maestri.

Rispettiamo il diritto di essere un bambino.
Ogni giorno, non solo oggi.

Foto: la mia speciale maestra

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🌀 Il conflitto e l’illusione dell’ ✔️Nei momenti di conflitto siamo spesso convinti che la nostra versione dei fatti sia...
10/11/2025

🌀 Il conflitto e l’illusione dell’

✔️Nei momenti di conflitto siamo spesso convinti che la nostra versione dei fatti sia quella vera.
Che il nostro punto di vista sia quello oggettivo.

⚖️Eppure, l’oggettività non esiste.
Esistono sguardi diversi sulla stessa realtà, ognuno filtrato attraverso la propria , le proprie esperienze, le proprie ferite.

👥Quando entriamo in conflitto, accade spesso che non stiamo davvero discutendo con l’altro, ma con qualcosa di nostro che l’altro — senza volerlo — ha toccato.
Proiettiamo su di lui (o lei) parti di noi che non riusciamo ancora ad accogliere, ad accettare, ad ascoltare.

🗯️Dietro la rabbia, la frustrazione o la delusione che il conflitto porta con sé, si nascondono spesso emozioni più profonde:
il bisogno di riconoscimento, la paura di non valere,
il timore di essere esclusi o non visti.

👂Se impariamo a fermarci un attimo e ad ascoltare cosa ci succede dentro,
il conflitto può diventare una porta.
Una porta che ci conduce verso parti di noi che chiedono attenzione e cura.

Non si tratta di “aver ragione”, ma di capire cosa ci sta succedendo davvero.
Ogni conflitto, allora, può trasformarsi in uno spazio di ,
un’occasione per conoscerci meglio e per scegliere, con maggiore consapevolezza, come vogliamo stare in relazione con l’altro.

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📘 Giornata Mondiale della    «Non possiamo cambiare neppure una virgola del nostro passato… Possiamo però cambiare noi s...
10/10/2025

📘 Giornata Mondiale della

«Non possiamo cambiare neppure una virgola del nostro passato… Possiamo però cambiare noi stessi, “riparare i guasti”, riacquisire la nostra integrità perduta.»
— Alice Miller

💬Ricordo ancora quando, da studentessa universitaria, lessi per la prima volta queste .
Mi colpì profondamente l’idea che la potesse essere non solo uno strumento di , ma un mezzo di .

🌱Che il dolore, la storia, le ferite — anziché essere condanne — potessero diventare materiale di lavoro, di consapevolezza, di libertà.

Da allora questa convinzione mi accompagna e dà senso al mio lavoro: la possibilità di cambiare il proprio “destino” non cancellando il , ma imparando a leggerlo diversamente, a integrarlo, a trasformarlo in qualcosa di nuovo.

🌺La psicologia, come scienza, ricerca e metodo, è questo: un percorso rigoroso che intreccia conoscenze, teoria e umanità per rendere possibile ciò che sembrava impossibile — diventare autori della propria storia.

Ed è questo, ancora oggi, ciò che mi affascina e mi guida: la fiducia nella capacità dell’essere umano di conoscersi, di cambiare e di , anche quando il passato sembra aver già scritto tutto.

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✨ “A caso” non esiste nella nostra psiche ✨Quante volte ci capita di dire: “mi è venuta l’ansia a caso”, “mi sono sentit...
15/09/2025

✨ “A caso” non esiste nella nostra psiche ✨

Quante volte ci capita di dire: “mi è venuta l’ansia a caso”, “mi sono sentito triste senza motivo”, “non so perché ho reagito così”.
Eppure, nella nostra economia psichica nulla è davvero “a caso”.

I nostri sintomi, le emozioni improvvise, persino i cali di energia hanno una logica: non quella razionale, lineare, che siamo abituati a cercare, ma una logica emotiva, più sottile e personale.
Spesso ciò che appare illogico è in realtà un modo che la nostra psiche trova per proteggerci, per autoregolarsi, per conservare un equilibrio.

🌿 Un esempio: immaginiamo di avere voglia di uscire con gli amici. Ci prepariamo, siamo convinti che sia una bella idea. Poi, all’improvviso, arriva l’ansia, o un senso di stanchezza che ci blocca. Sembra incomprensibile.
Ma forse quella parte di noi sta dicendo che, proprio oggi, sarebbe troppo faticoso stare in mezzo agli altri. Forse il corpo e la mente stanno suggerendo che è meglio restare in uno spazio tranquillo.

👉 Non è detto che dobbiamo sempre assecondare questi segnali, ma riconoscere che non sono casuali cambia lo sguardo: ci permette di comprendere meglio i nostri bisogni profondi e di trattarci con più gentilezza, invece che giudicarci come illogici o “sbagliati”.

💬 Ti capita mai di provare emozioni o reazioni che sembrano non avere senso?

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🌱Ci sono momenti in cui dentro di noi qualcosa cambia, ma non riusciamo ancora a dirlo con le  .👣Allora il corpo parla a...
28/08/2025

🌱Ci sono momenti in cui dentro di noi qualcosa cambia, ma non riusciamo ancora a dirlo con le .

👣Allora il corpo parla al nostro posto, spingendoci a compiere piccoli gesti simbolici: un taglio di capelli, un armadio svuotato, una stanza risistemata.

🌒Sono azioni semplici, ma hanno la struttura del rito: segnano una soglia, danno forma a ciò che sta nascendo, custodiscono il passaggio fragile tra ciò che non siamo più e ciò che stiamo diventando.

🌬️Antropologia e psicologia lo ricordano: ogni ha bisogno di un atto che la accompagni.

Dall’adolescenza all’età adulta, dall’essere figlia al diventare madre, dal lasciare un ruolo al rinascere in uno nuovo: ogni cultura conosce riti di passaggio che proteggono e danno senso al cambiamento.

💭Forse per questo, anche nei nostri gesti quotidiani, sentiamo il bisogno di : perché ci permettono di incarnare il nuovo e lasciar andare l’antico.

E basta poco: un atto minimo che diventa simbolo.
Un gesto che non chiude, ma apre.
Che non finisce, ma comincia. 🌱

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“Non troverai mai la verità, se non sei disposto ad accettare anche ciò che non ti aspettavi di  .”— Eraclito📍In psicote...
06/08/2025

“Non troverai mai la verità, se non sei disposto ad accettare anche ciò che non ti aspettavi di .”
— Eraclito

📍In psicoterapia, questa frase prende forma concreta.
Non si tratta solo di scoprire cosa ci è successo, ma anche chi siamo stati dentro ciò che ci è successo.
E questa è spesso la parte più difficile da .

💭Ricordo ancora una seduta, anni fa.
Stavo parlando di una dinamica relazionale che mi faceva , convinta di essere la vittima innocente...
Poi, con la delicatezza di chi sa quando è il momento, il mio analista mi aiutò a la mia parte in quella storia.
La mia responsabilità.

Fu uno shock. Mi sentii frustrata, quasi smascherata.

Ma fu anche un punto di svolta.
Da lì in avanti, imparai a non quelle verità che non volevo trovare.
A vedere anche ciò che non mi ero mai raccontata.

Perché in fondo la verità non arriva mai come ce l’eravamo immaginata.

Ma quando ci trova pronti, smette di essere una condanna e comincia a diventare possibilità.

Possibilità di , di ,
di .

🌻 Maria Pina Famiglietti
Psicologa -Psicoterapeuta- Sessuologa Clinica
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A volte sembra di non provare più nulla. Le   si affievoliscono, come se qualcuno avesse abbassato il volume dentro di n...
29/07/2025

A volte sembra di non provare più nulla. Le si affievoliscono, come se qualcuno avesse abbassato il volume dentro di noi.

Niente ci smuove davvero. Né il dolore, ma nemmeno la gioia.
Può sembrare una condizione “tranquilla”,
persino protettiva, ma spesso è una difesa silenziosa: l’appiattimento emotivo.

Immagina uno scoglio, affacciato sul mare.
Una volta ti ci sei lanciato, con entusiasmo.
Forse era amore, forse fiducia, forse speranza.
Ma quella volta ti sei fatto male.
Non fuori, ma dentro.
E da allora lo scoglio lo guardi solo da lontano.
Il solo pensiero di buttarti di nuovo, di lasciarti attraversare da emozioni forti, vere, vive… ti blocca.

Così smetti di lanciarti. Smetti di rischiare.
E, senza accorgertene, smetti anche di sentire.

È una protezione: se non sento nulla, nulla può ferirmi.
Ma nemmeno nulla può toccarmi davvero.

Il punto non è evitare per sempre il tuffo.
Il punto è riconoscere quella paura, accoglierla,
e pian piano tornare a sentire.
Con più consapevolezza. Con più ascolto.
Perché le emozioni, anche quando fanno paura, non ci distruggono: ci guidano, ci raccontano,
ci fanno vivi.
E forse, un giorno, quel salto non sarà più una ferita. Ma una nuova forma di libertà.

🌀 La via d’uscita? Inizia da piccoli movimenti interni.
Darsi il permesso di sentire qualcosa, anche solo un’ombra di emozione. Osservarla senza giudizio. Condividerla, magari, con qualcuno che può contenere e accogliere.

Un percorso di psicoterapia può essere proprio questo spazio sicuro in cui riavvicinarsi allo scoglio, senza pressioni, con rispetto per i propri tempi.

Non serve lanciarsi di nuovo da subito: a volte basta restare fermi lì, a guardare il mare. E sapere che non si è più soli.

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📌 Perché ci sentiamo più soli dopo il COVID?Negli ultimi anni, molti di noi hanno avvertito un   nel modo di relazionars...
11/07/2025

📌 Perché ci sentiamo più soli dopo il COVID?

Negli ultimi anni, molti di noi hanno avvertito un nel modo di relazionarsi.
Meno voglia di uscire, più fatica a mantenere i legami, un senso sottile (ma costante) di isolamento.

E no, non è solo una . È una tendenza reale, confermata da numerosi studi psicologici.

🧠 Secondo l’American Psychological Association, la solitudine è aumentata di oltre il 5% a livello globale durante e dopo la pandemia.

👥 Altri dati parlano di un vero e proprio “declino delle amicizie profonde” : sempre più persone dichiarano di avere meno legami autentici rispetto al passato.

📉 Le relazioni parasociali (quelle con influencer, personaggi pubblici, social) sono aumentate…
…ma non sostituiscono la connessione umana reale.

E la solitudine non è solo un problema emotivo:

Aumenta il rischio di , e

Impatta sul sistema immunitario

È associata a un rischio maggiore di morte precoce (fino al +30%, secondo OMS e Nature)

💬 E allora che fare?

Tornare a creare legami veri. Anche pochi, ma profondi.
Frequentare gruppi, comunità, spazi condivisi.
Rieducarci alla , alla reciprocità,
alla vulnerabilità.

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⁉️"Cosa ho?" è spesso la prima   che arriva in studio.Ma forse la   dovrebbe aiutarci a fare un passo in più: "Chi sono?...
23/06/2025

⁉️"Cosa ho?" è spesso la prima che arriva in studio.
Ma forse la dovrebbe aiutarci a fare un passo in più:
"Chi sono? Cosa sto vivendo?
Che senso ha tutto questo, per me?"

💬Sempre più spesso, a chi chiede aiuto sembra prima di tutto un nome, una , una sigla: qualcosa che rassicuri, che dia contorni netti a un che invece è spesso fatto di , , .

🔎Ma una non è una verità assoluta.
È una mappa, non il territorio.
Uno strumento utile, certo, ma non un’identità.

🌻La psicologia che sento mia è fatta di ascolto profondo, di simboli più che di sigle,
di senso più che di .
Non una scorciatoia per togliere il ,
ma un percorso per
cosa ci sta dicendo quel sintomo proprio in questo momento della nostra .

Etichettarsi non significa .
Medicalizzare non sempre equivale a curare.

💭Credo in una psicologia che apre, non che chiude.
Che accompagna a , non a incasellarsi.
Che fa spazio alle , invece di sbrigarsi a dare risposte.

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Premessa:Avevo scritto una riflessione che mi sarebbe tanto piaciuto condividere per la Giornata Mondiale del Genitore(1...
12/06/2025

Premessa:
Avevo scritto una riflessione che mi sarebbe tanto piaciuto condividere per la Giornata Mondiale
del Genitore(1 giugno)
Peccato che me la sia persa.
Perché? Perché sono .
Non avevo scritto la data sull’agenda e ovviamente la memoria è limitata.

Da quando sono diventata genitore, ho capito che programmare è un’illusione.
La mia vera competenza ormai è riprogrammare.
Tutto. Sempre.
Settimane, giornate, notti, piani.
E anche i post.

⚪In ambito sociale, diventare genitori viene spesso vissuto come un passo “naturale”, quasi scontato, che accade a una certa età, perché “è così che si fa”.

Ma la psicologia ci invita a fermarci e :
essere genitori non è un dato biologico, è un processo psicologico.

👣La genitorialità non nasce automaticamente con la nascita di un figlio.
È un ruolo che si costruisce, che richiede un cambiamento interno profondo: si passa da essere figli a diventare responsabili della crescita emotiva, etica e affettiva di un altro essere umano.

Questo comporta:

🔸 una revisione della propria come figli

🔸 la messa in discussione delle immagini idealizzate del “buon genitore”

🔸 il confronto con i modelli che abbiamo interiorizzato, anche quelli che avevamo giurato di non ripetere

🔸 la fatica di imparare a essere genitori non in astratto, ma in relazione a quel figlio, con la sua identità unica.

🌻Essere genitori è una scelta consapevole, non sempre facile, né obbligata. Non tutti la desiderano, non tutti la scelgono, non tutti la attraversano allo stesso modo.
Ma per chi la vive, è una trasformazione psicologica che merita rispetto, tempo, supporto e riflessione.

💬 Non si nasce genitori: si diventa. E si diventa ogni volta da capo, con ogni figlio, in ogni fase, nella relazione viva con chi si ha davanti.



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Mi sono fermata.Per forza. E ho visto i  .Ero in ritardo, con la testa già avanti, presa da mille cose. Poi le sbarre de...
04/06/2025

Mi sono fermata.
Per forza.
E ho visto i .

Ero in ritardo, con la testa già avanti, presa da mille cose. Poi le sbarre del a livello si sono abbassate e non ho potuto fare altro che .

Stavo per spazientirmi, come spesso succede quando non abbiamo il .
Ma poi, guardando fuori dal finestrino, ho visto un campo pieno di papaveri.
Rosso acceso, silenzio, luce.
E mi sono accorta che se non mi fossi dovuta , non li avrei mai notati.

💭Mi ha fatto pensare a tutte quelle volte in cui ci blocchiamo per qualcosa che non scegliamo:
una che ci prende all’improvviso,
un , una frenata interna che ci costringe a .

All’inizio pesa.
Ma ogni tanto, proprio lì, troviamo qualcosa che ci serviva. Che non avevamo visto,
o ascoltato.

Non è sempre facile, ma forse certe soste ci mostrano quello che altrimenti ci saremmo persi e che avevamo proprio bisogno di vedere in quel ...

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Voghera
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