Dr. Alfredo Grado - Psicologo Clinico

Dr. Alfredo Grado - Psicologo Clinico Clinica Psicologica - Psicopatologia della personalità - Criminologia Clinica e Forense

La mia attività professionale ha come obiettivo prevalente l’indagine dei vissuti e del funzionamento specifici delle diverse strutture psicologiche e psicopatologiche. Mi avvalgo dello strumento clinico del colloquio e dei diversi test utilizzati sulla base della problematica intercettata.

L’adolescenza è un periodo di intensa socializzazione, e i videogiochi multiplayer online sono diventati un nuovo, poten...
07/11/2025

L’adolescenza è un periodo di intensa socializzazione, e i videogiochi multiplayer online sono diventati un nuovo, potente veicolo di interazione tra pari.

Il panorama dei videogiochi è diventato un elemento pervasivo e significativo nella vita degli adolescenti contemporanei. Lungi dall'essere un mero

I pensieri intrusivi- ovvero le immagini o gli impulsi che emergono nella mente in modo improvviso, involontario e indes...
28/10/2025

I pensieri intrusivi

- ovvero le immagini o gli impulsi che emergono nella mente in modo improvviso, involontario e indesiderato. Spesso percepiti come estranei ai propri valori, intenzioni o desideri, il cui contenuto può apparire spaventoso, bizzarro o inappropriato.

​È fondamentale sapere che avere questi pensieri non significa avere l'intenzione di agire su di essi. Sono prodotti della mente che, nella maggior parte delle persone, vengono semplicemente ignorati e svaniscono.
Non hanno una singola "funzione" in senso utilitaristico, ma sono considerati un sottoprodotto normale dei processi cognitivi del cervello. Possono essere interpretati come tentativi della mente di segnalare e preparare a possibili pericoli o scenari negativi, anche se remoti o irrazionali. Questo è particolarmente vero in periodi di stress o ansia elevata, in cui il cervello è ipervigile.

Il vero problema e la "persistenza" dei pensieri intrusivi nasce dal modo in cui la persona reagisce ad essi. Lo sforzo di sopprimere, combattere o analizzare un pensiero spiacevole lo rende in realtà più frequente e intenso, pertanto la strategia più efficace è cambiare il rapporto con il pensiero, smettendo di combatterlo. Invece di lottare per cacciarlo, esso va accettato. Permettigli di esserci, senza reagire.
​Dopo aver accettato la presenza del pensiero, è bene reindirizzare deliberatamente l'attenzione su ciò che abbiamo intorno.

17 OTTOBRE 2025 - WORLD TRAUMA DAYIn occasione della GIORNATA MONDIALE DEL TRAUMA, è mia intenzione aprire una finestra ...
17/10/2025

17 OTTOBRE 2025 - WORLD TRAUMA DAY

In occasione della GIORNATA MONDIALE DEL TRAUMA, è mia intenzione aprire una finestra sul trauma psicologico: una ferita invisibile, spesso taciuta, che lascia tracce profonde nella vita delle persone. Il trauma psicologico non si manifesta sempre con immagini di catastrofi, guerre o violenze esplicite: può annidarsi in esperienze molto più comuni, ma non per questo meno devastanti, come la trascuratezza emotiva, la mancanza di protezione, il sentirsi invisibili in famiglia.

«Il trauma è come una radice nascosta: non la vediamo, ma condiziona la crescita dell’intera pianta».

12/10/2025
Il ragazzo era scomparso dalla serata del giorno precedente il ritrovamento (secondo le notizie, il 24 settembre 2025). ...
26/09/2025

Il ragazzo era scomparso dalla serata del giorno precedente il ritrovamento (secondo le notizie, il 24 settembre 2025). La famiglia e la comunità avevano lanciato appelli, anche attraverso trasmissioni televisive come "Chi l'ha visto?". Le prime indagini condotte dai Carabinieri propendono per l'ipotesi del suicidio.
Se così fosse, l'evento mette in luce ancora una volta la drammatica realtà del disagio giovanile, di fronte alla quale c'è una crescente consapevolezza, ma verso la quale sembriamo inermi. E'oramai acclarata l'mergenza della salute mentale tra i giovani, con un aumento significativo dei disturbi dell'umore e dell'autolesionismo. L'iperconnessione, l'esposizione a contenuti dannosi, l'interazione negativa sui social media e il cyberbullismo sono stati indicati come potenziali fattori di stress e impatto negativo sul benessere psichico. Cosi come una rete di supporto sociale scarsa o l'isolamento (soprattutto in seguito a eventi come la pandemia, ma non solo) possono diventare fattori predisponenti. Dobbiamo essere piu vigili e attenti. È necessario prenderci cura delle relazioni. Il primo fattore di protezione fondamentale contro il disagio e il rischio suicidario!

In occasione della Giornata Mondiale dell'Alzheimer, che si  celebra oggi domenica 21 settembre,  l'Istituto Superiore d...
21/09/2025

In occasione della Giornata Mondiale dell'Alzheimer, che si celebra oggi domenica 21 settembre, l'Istituto Superiore di Sanità fotografa la realtà italiana, secondo la quale ci sarebbero circa 1,2 milioni di casi di demenza nella fascia d'età uguale o superiore ai 65 anni e circa 24mila casi di demenza giovanile compresi nella fascia d'età 35-64 anni. Quote a cui si aggiungono anche circa 950mila le persone con Mild Cognitive Impairment, condizione che talvolta precede l'inizio della demenza. Se si considera poi che accanto a queste 2,2 mln di persone con un disturbo cognitivo vivono circa 4 milioni di familiari, è possibile stimare che circa il 10% della popolazione italiana si trova ad affrontare questo problema.
La storia naturale della malattia è caratterizzata dalla presenza di deficit cognitivi progressivi (memoria, linguaggio, funzioni esecutive, astrazione), disturbi del comportamento e danno funzionale, con perdita dell'autonomia fino alla completa dipendenza dagli altri. Rappresenta una delle maggiori cause di disabilità e il costo complessivo della demenza è stato stimato in 23 miliardi di euro l'anno di cui il 63% a carico delle famiglie.

Le storie che ci raccontiamo su noi stessi e sulla nostra vita sono spesso limitanti, disfunzionali o cariche di dolore....
18/09/2025

Le storie che ci raccontiamo su noi stessi e sulla nostra vita sono spesso limitanti, disfunzionali o cariche di dolore. Parlare di se aiuta a identificare queste narrazioni e a "riscriverle", creando una storia di vita più coerente, significativa e potenziante. Questo processo permette di passare da una posizione di soggetto passivo a quella di protagonista attivo della propria esistenza.
Raccontarsi aiuta a comprendere le proprie emozioni, i propri schemi di pensiero e i propri comportamenti, favorendo una maggiore consapevolezza di sé.
Condividere la propria storia in un contesto terapeutico favorisce oltremodo l'empatia, la comprensione reciproca e il senso di appartenenza.

Il bullismo, sia in forma tradizionale che cyberbullismo, è riconosciuto come uno dei principali fattori di rischio per ...
15/09/2025

Il bullismo, sia in forma tradizionale che cyberbullismo, è riconosciuto come uno dei principali fattori di rischio per l'ideazione e i tentativi di suicidio tra gli adolescenti. Le vittime, sottoposte a umiliazioni, isolamento, aggressioni verbali e fisiche, possono sviluppare una profonda sofferenza emotiva, sentimenti di disperazione e un senso di impotenza. Questo stato di profondo disagio può portarle a percepire il suicidio come l'unica via d'uscita per porre fine alla sofferenza.
​È fondamentale riconoscere i segnali di disagio nei giovani per poter intervenire tempestivamente. Alcuni segnali di allarme includono:
​Cambiamenti drastici nel comportamento, come ritiro sociale, irritabilità o aggressività.
​Diminuzione del rendimento scolastico o rifiuto di andare a scuola.
​Perdita di interesse per attività che prima erano piacevoli.
​Disturbi del sonno o dell'alimentazione.
​Espressioni verbali o scritte di disperazione, come "vorrei non essere mai nato" o "sono un peso per gli altri".
​Autolesionismo.

Ogni anno si verificano circa 740.000 decessi per suicidio nel mondo, uno ogni 43 secondi. In Italia sono circa 4.000 i ...
09/09/2025

Ogni anno si verificano circa 740.000 decessi per suicidio nel mondo, uno ogni 43 secondi. In Italia sono circa 4.000 i suicidi registrati ogni anno, con un rapporto di tre uomini per ogni donna. Il fenomeno tende ad aumentare con l’avanzare dell’età e, sebbene negli ultimi anni ci sia stato un incremento dei suicidi tra i giovani, storicamente il tasso più elevato ha riguardato gli anziani. Ma c'è un'altra piaga, quella del sistema carcerario. Secondo l'OMS il tasso di suicidi in carcere sarebbe nettamente superiore al trend nazionale. Nel 2024 si sono suicidati 91 detenuti; nel 2025 già 42 persone si sono tolte la vita nelle celle del nostro paese, oltre a tre agenti penitenziari.

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