21/09/2025
CONSUMO DI CARBOIDRATI E ASPETTATIVA DI VITA
Nonostante i numerosi progressi scientifici a cui, fortunatamente, tutti assistiamo ogni giorno, la scienza si trova ancora a dover trascinare la pesante zavorra dei luoghi comuni. Convinzioni infondate che si diffondono senza regola tra le persone.
In campo alimentare, la paura dei carboidrati è un problema comune nel mondo occidentale e si rileva soprattutto tra coloro che si ritengono informati e attenti all’alimentazione. Le diete low-carb rappresentano infatti il classico approccio odierno per perdere peso, nell’erronea convinzione che i carboidrati siano il problema del sovrappeso e dell’obesità.
In questo studio, appena pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet, è stata esaminata su un campione molto ampio di persone e per un periodo di tempo molto lungo (25 anni), la correlazione tra consumo di carboidrati e mortalità.
Come mostrato in figura, la minore mortalità è stata osservata per un apporto di carboidrati pari al 50-55% della quota calorica giornaliera (quota tipica della dieta mediterranea, per intenderci), mentre la mortalità aumenta con apporto di carboidrati maggiore o minore del 50-55%, che si raggiunge con una dieta iperproteica/iperlipidica.
Ma lo studio non si limita a questo: ci dice anche che nell’eventuale sostituzione dei carboidrati della dieta, le proteine e i grassi di origine vegetale (ortaggi, frutta secca, cereali integrali, legumi) sono associati ad una minore mortalità rispetto a proteine e grassi di origine animale (bovino, maiale, agnello e pollo).
In conclusione, ancora una volta i carboidrati (da fonti quali cereali, legumi, frutta e verdura) si confermano la base ideale della nostra alimentazione, mentre un eccessivo apporto proteico e lipidico è sconsigliato, essendo associato a lungo termine ad un palese aumento della mortalità.
Dott. Massimiliano Montaldi