28/10/2025
📊 COME DIMOSTRARE LA RELAZIONE TRA SCUOLA E AUMENTO DEI COMPORTAMENTI PROBLEMA
Domanda:
Mio figlio frequenta la seconda elementare.
Lo scorso anno, quando la docente non seguiva le indicazioni dell’analista del comportamento, si registrava un aumento di ecolalie e picacismo. Quest’anno la dirigente ha deciso di riassegnare la stessa insegnante.
Come possiamo dimostrare che il peggioramento è dovuto alla scuola?
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🔍 Risponde il Dottor Nicola Cefalo:
Il modo più semplice per dimostrare la relazione causa-effetto tra scuola e comportamenti problema è raccogliere dati sistematici.
➡️ Se a casa l’intervento funziona, potete procedere così:
1. Tenete il bambino a casa per 4-5 giorni, applicando il programma intensivo che funziona.
→ Registrate i comportamenti problema ogni giorno.
→ L’obiettivo è ridurli drasticamente.
1. Rimandate il bambino a scuola per altri 4-5 giorni, continuando la raccolta dati.
→ Osservate se i comportamenti aumentano.
1. Ripetete il ciclo: di nuovo 4-5 giorni a casa, con intervento coerente e misurazione accurata.
→ Se i comportamenti diminuiscono, avete un andamento sistematico.
Dopo questo periodo, avrete una prova concreta e grafica della relazione funzionale:
📈 i comportamenti aumentano a scuola e diminuiscono a casa.
Questo tipo di analisi è concettualmente simile a un disegno sperimentale a inversione (Reversal Design), utilizzato da decenni nell’Analisi del Comportamento Applicata (ABA) per dimostrare l’efficacia o la dannosità di un ambiente o di una procedura (Baer, Wolf & Risley, 1968).
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Perché è importante
Se i dati mostrano che la scuola mantiene o insegna comportamenti disfunzionali, è doveroso chiedere:
«Quali procedure applicate? Su quali prove di efficacia vi basate?»
L’evidenza empirica è il fondamento di ogni intervento educativo serio. Fare educazione senza misurare né conoscere le basi scientifiche equivale ad agire per caso, sostituendo il metodo con l’intuizione o la “creatività” personale.
In ABA, al contrario, si misura ciò che si insegna e si insegna ciò che funziona, secondo ricerca e dati osservabili.
Info 345/0585901
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📚 Bibliografia
• Baer, D. M., Wolf, M. M., & Risley, T. R. (1968). Some current dimensions of applied behavior analysis. Journal of Applied Behavior Analysis, 1(1), 91–97. https://doi.org/10.1901/jaba.1968.1-91
• Cooper, J. O., Heron, T. E., & Heward, W. L. (2020). Applied behavior analysis (3rd ed.). Pearson.
• Iwata, B. A., Dorsey, M. F., Slifer, K. J., Bauman, K. E., & Richman, G. S. (1994). Toward a functional analysis of self-injury. Journal of Applied Behavior Analysis, 27(2), 197–209. https://doi.org/10.1901/jaba.1994.27-197
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Audio di Nicola Cefalo- Direttore Area Education
Trascrizione a cura di Anna Bravin e Domenico Buompastore
Disclaimer:
Questo post ha esclusivamente scopo teorico e non costituisce un’indicazione operativa.È volto a illustrare le potenzialità di intervento dell’Analisi Comportamentale.
Per qualsiasi applicazione pratica con bambini o studenti, si raccomanda di consultare il proprio Analista del Comportamento.