22/10/2025
C’è un momento, nella vita, in cui ti accorgi che il luogo in cui abiti non ti appartiene più.
Non è solo una casa, o una città — è un’energia, una vibrazione, un respiro che non ti somiglia.
Ti svegli la mattina e senti che qualcosa non vibra più in armonia con te.
Ti guardi intorno, e anche se tutto è al suo posto, dentro di te qualcosa si è spostato.
Abitare non è soltanto vivere in un posto.
È sentirsi accolti, rispettati, nutriti.
È poter essere se stessi senza dover trattenere la propria luce.
È avere spazio per la propria verità, per i propri valori, per la propria essenza.
Quando un luogo smette di rispettare i tuoi valori, lo senti nel corpo prima ancora che nella mente.
Senti una stretta nel petto, un’inquietudine sottile, una malinconia che non sai spiegare.
È come se il tuo cuore ti sussurrasse: “Qui non posso respirare a pieno.”
E allora non si tratta di fuggire, ma di ritrovarti.
Di chiederti cosa significa per te “casa”.
Di capire dove puoi rifiorire, e con chi.
Perché a volte, cambiare luogo non è una perdita: è un atto di fedeltà verso se stessi. 🌱
Io ho imparato che non tutti i posti sono destinati a restare.
Alcuni servono solo a ricordarti chi non vuoi più essere.
E da lì, comincia il viaggio più vero: quello verso la tua autenticità.
E tu?
Ti senti ancora a casa nel luogo in cui vivi — o stai solo abitandolo? 🕊️
Ti abbraccio tra le righe ✨