Soccorso Sardo

Soccorso Sardo Associazione di Pronto Soccorso e di Assistenza Pubblica. Decreto n° 30 del 25/02/97 iscrizione albo n° 541. Certificata UNI EN ISO 9001:2008 SGQ n° 1169

Grazioso omaggio da parte dei pazienti del San Giovanni Battista di Ploaghe
07/28/2023

Grazioso omaggio da parte dei pazienti del San Giovanni Battista di Ploaghe

Ogni anno in Italia ci sono 50 famiglie distrutte da una tragedia senza confini: 50 bambini perdono la vita per soffocam...
02/25/2022

Ogni anno in Italia ci sono 50 famiglie distrutte da una tragedia senza confini: 50 bambini perdono la vita per soffocamento da corpo estraneo (il 27% dei decessi accidentali - dati dlla Società Italiana di Pediatria) non solo per il "corpo estraneo" che hanno ingerito accidentalmente, ma sopratutto perchè chi li assiste nei primi drammatici momenti di solito NON è "formato" a queste manovre e genera disastrose conseguenze.

Il NON SAPERE genera errori: prendere per i piedi un bambini che è ostruito, o peggio ancora mettere le ditra in bocca, sono le prime cose che generalmente vengono fatte da un astante non formato... e che di solito cagionano la morte del bambino.

Ma allora cosa fare?

Inormarsi e formarsi, i tempi di intervento in condizione critica da ostruzione grave delle vie aeree si riducono a circa 90 secondi, prima che la vittima perda conoscenza... frequentare corsi di formazione dove imparare alcune semplici manovre salvavita, possono fare la differenza, per questo ci rivolgiamo a tutti, perchè i sisitemi di risposta all'emergenza senza l'aiuto fondamentale dei soccorritori occasionali, possono far ben poco in situazioni simili. Il nostro obiettivo e quello di rendere la maggior parte della popolazione in grado di intervenire tempestivamente per la risoluzione del soffocomento. Durante il percorso formativo, riceverete tanti utili consigli riguardo la prevenzione del soffocamento in età pediatrica...

E TU? SAI SALVARE UN BAMBINO?

Delle volte basta solo questa frase per renderci orgogliosi di ciò che REALMENTE facciamo da quasi 40 anni ❤
02/23/2022

Delle volte basta solo questa frase per renderci orgogliosi di ciò che REALMENTE facciamo da quasi 40 anni ❤

01/25/2022

RCP IN GRAVIDANZA

Lo sviluppo di un bambino nella pancia di una donna comporta notevoli modificazioni sulla macchina umana molti dei quali vanno a peggiorare o comunque rendere più critiche le condizioni e le manovre durante una rianimazione cardiopolmonare.

- Nella donna incinta, a causa dell'ulteriore irrorazione del feto, si rileva un aumento dal 30% al 50% del flusso sanguigno in uscita dal cuore e questo comporta un aumento medio del battito cardiaco di 15-20 bpm

- La presenza di tutta una serie di ormoni riducono le resistente vascolari che portano quindi ad un abbassamento medio della pressione arteriosa

- L'aumento di volume e di peso dell'utero e del suo contenuto produce una compressione dell'aorta con necessità di una maggiore pressione per superare questo ostacolo e inoltre la compressione della vena cava inferiore riduce il ritorno venoso e quindi la posizione supina utilizzata durante il BLSD può portare a una ipotensione.

- Lo stesso aumento di volume comporta un innalzamento del diaframma e una conseguente diminuzione della capacità funzionale respiratoria residua dal 10% al 25%. Questo, unito all'aumentato consumo di ossigeno causato dalla necessità di sopperire anche alla respirazione del feto porta a una più rapida evoluzione verso l'ipossia.

- L'aumento della frequenza respiratoria causato dagli elevati livelli di progesterone nel sangue sono invece la causa di una alcalosi respiratoria che viene compensata dall'escrezione renale di bicarbonati.

- L'aumento della P50 dell'emoglobina materna sposta verso destra la curva di dissociazione dell'ossigeno e quindi è richiesta una maggiore pressione parziale di ossigeno per ottenere un pari livello di saturazione rispetto allo stato basale.

-Nel feto invece, grazie alla presenza dell'emoglobina fetale, la stessa curva è spostata verso sinistra conferendo al feto una resistenza maggiore a condizioni ipossiche.

- A livello renale vi è un'aumento nella filtrazione glomerulare conseguenza della necessità di gestire anche la funzione renale fetale. Eventuali problematiche renali quindi comportano uno sbilancio delle forze di Starling con una diminuzione della pressione oncotica e il conseguente aumentato rischio di edemi soprattutto a livello polmonare.

- La diminuzione della peristalsi, della funzionalità degli sfinteri gastrici causata dal progesterone predispone il paziente all'aspirazione di materiale proveniente dallo stomaco.

-L'aumento del metabolismo epatico P450 mediata e l'aumento della clereance renale provoca una più veloce metabolizzazione e escrezione dei farmaci utilizzati durante l'ACLS.

Per questo, e tutta una serie di altri studi scientifici, AHA, raccomanda le seguenti cose durante un BLSD su una donna incinta.

- I membri di un team di rianimazione dovrebbero essere a conoscenza delle modifiche fisiologiche che avvengono in una paziente gravidica e che interessano le tecniche di RCP e le potenziali complicanze.

- Nonostante la necessità di evitare la compressione della vena cava, l'inclinare la paziente verso sinistra comporta una evidente inefficacia nell'esecuzione delle compressioni toraciche per cui la raccomandazione è di eseguire le RCP con la paziente supina preferendo la manovra di dislocazione manuale dell'utero verso sinistra (LUD) a una o due mani

- Non vi è alcuna differenza nella defibrillazione. L'unica raccomandazione è nella posizione delle placca laterale che non va posta sul tessuto mammario.

- In definitiva quindi, a parte la LUD e l'eventuale posizionamento alternativo delle placche nel caso di imponente massa mammaria, non vi sono differenze nel BLSD sulla donna in gravidanza.

01/22/2022

Nella vita ho visto tanta gente morire, anzi troppa.
Molti dei loro visi si sono sovrapposti e le loro storie sono state confinate in un angolo remoto della mia memoria.
Erano genitori, figli, nonni, zii, amici… alcuni erano soli.
Non so quante di queste storie saprei ancora raccontare, ma so che una non mi ha mai lasciato.
La prima morte che, non scorderò mai.
Ero ancora giovane e in formazione...

Lui invece era un uomo, che oggi chiamerei ragazzo perché ne ho raggiunto l'età.
Lo ricordo sdraiato a terra, le braccia lungo i fianchi, attorniato da gente in attesa che i propri bambini uscissero da catechismo.
Anche lui doveva essere un padre, ma mentre iniziavamo la RCP non lo sapevamo.
Ricordo l'addome gonfio che sussultava a ogni compressione toracica, il petto che si alzava a ogni insuflazione.

Il silenzio surreale.....

Tutto questo non lo scorderò mai.
La folla che aumentava per l'imminente uscita dei bambini.
Le scariche del defibrillatore, il corpo che scattava scosso dall'elettricità e di nuovo il massaggio cardiaco.
Uno, due, tre cicli. Forse dieci.
L'adrenalina, il tubo in trachea…

Altre scariche. Altri massaggi, sempre meno conviti.
Poi l'uscita da catechismo.
«Escono da dietro» aveva detto una voce.
Il sibilo continuo dell'ossigeno.
L'urlo straziante di una donna che abbandonava due bambini a un'anziana e correva verso di noi.
La caduta sulle ginocchia, le lacrime e le mani che correvano ad afferrare quelle cianotiche dell'uomo ormai quasi completamente n**o.
E io con il sudore sulla fronte fissavo la scena.
«Portate via i bambini» aveva ordinato una voce.

Qualcuno che cercava di sciogliere le dita intrecciate di moglie e marito per far scaricare il defibrillatore.
Si scuote la testa. «Lasciamo stare» «abbiamo fatto il possibile.»
Il massaggio che si interrompeva, le divise che si allontanano.
La donna che si gettava sul corpo esanime dell'uomo, i colpi a pugno chiuso sul petto.
Le urla.
Le lacrime.

A distanza di quasi vent'anni, passo spesso davanti al sagrato di quella chiesa.
Ogni volta rivivo la stessa scena e rinnovo la promessa che mi sono fatto quel giorno:

Formare quante più persone possibile, per far sì che le possibilità di sopravvivenza di una persona colta da arresto cardiaco aumentino, padri, madri, figli... tutti devono avere la massima risposta nel minor tempo possibile, perché è la vita... ecco perché

Cosa c’è davvero dentro i test antigenici rapidi?In questi giorni, circola una foto di un test aperto, in cui si capisce...
01/21/2022

Cosa c’è davvero dentro i test antigenici rapidi?

In questi giorni, circola una foto di un test aperto, in cui si capisce che il test è praticamente formato da un “cartoncino” rinchiuso dentro una scatolina di plastica.
Sebbene questo sia usato in modo propagandistico per sminuire l’importanza del test, è invece una prova di quanto questo tipo di test siano geniali nella loro “semplicità”.

Quel “cartoncino” che vedete contiene tutto il necessario per capire se è presente, o meno, il virus all’interno del vostro naso.
All’inizio del cartoncino, ci sono due tipi di anticorpi: quelli che riconoscono il virus, e quelli di “controllo”.
Ambedue gli anticorpi sono legati all’oro colloidale (che genera un colore rosso intenso), oppure a volte ad altre fonti di “colore”.

Quando aggiungiamo la soluzione in cui abbiamo immerso il nostro tampone, il liquido inizierà a migrare da un’estremità del cartoncino, dove c’è una apertura per inserire qualche goccia, all’altra, dove c’è una sorta di spugna che assorbirà tutto il liquido.

Il liquido trascinerà con sé anche gli “anticorpi colorati”, che quindi inizieranno a muoversi lungo il cartoncino fin quando non incontrano la banda “test” o di quella “controllo”.

Nella banda test ci sono degli anticorpi immobilizzati che riconoscono e bloccano il virus (se presente). Nella banda controllo, invece, gli anticorpi riconosceranno il controllo (che è sempre presente).

Quindi, se gli anticorpi colorati legano il virus, allora non arriveranno alla spugna ma si concentreranno tutti in quel “millimetro” di test, generando una banda colorata che riusciamo a vedere coi nostri occhi. Altrimenti, il tutto finisce nella spugna e la banda test resta bianca. Il controllo, invece, deve sempre uscir colorato, altrimenti qualcosa è andato storto.

La genialità di questo test sta proprio nel rendere semplice tecnologie molto complesse, così da renderlo accessibile a tutti in quanto economico, semplice e veloce.

Non sapevo se scrivere qualcosa oppure lasciare in bianco la descrizione, in quanto una immagine così dice molto già da ...
10/22/2021

Non sapevo se scrivere qualcosa oppure lasciare in bianco la descrizione, in quanto una immagine così dice molto già da sola.
Non posso non ricordare la spinta del sangue sotto le mani e quel rosso acceso colare fra le dita durante una emorragia arteriosa che doveva essere compressa.
Ma è solo un esempio che ognuno nel mondo della sanità, specialmente nei settori acuti, potrebbe raccontarvi. Momenti speciali e strani dove non pensi a molto se non ad infilarti un paio di guanti in tempo record sperando di centrare tutte le dita, per poi lavorare intensamente sperando di far superare la fase critica e acuta al paziente. Si realizza dopo man mano ciò che è successo davvero, soprattutto al fatto che in quel momento una vita era sul filo del rasoio e tu eri lì a cercare di salvarla insieme ai tuoi colleghi.
Una foto che porta tanti significati, tanti momenti conclusi con soddisfazione o con un velo di tristezza, ma che costituiranno i ricordi e la fondamentale esperienza.

Sicuri di proteggere DAVVERO i vostri bimbi?Partecipa al corso di PBLSD HS AHA.Scopri la Sicurezza e la Prevenzione insi...
09/18/2021

Sicuri di proteggere DAVVERO i vostri bimbi?Partecipa al corso di PBLSD HS AHA.
Scopri la Sicurezza e la Prevenzione insieme a noi istruttori allineati con Centro Formazione Medica.

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Partecipando potrai imparare le 𝗠𝗮𝗻𝗼𝘃𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝘀𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗣𝗲𝗱𝗶𝗮𝘁𝗿𝗶𝗰𝗵𝗲 e ricevere numerosissimi consigli per la Sicurezza del tuo bambino sin dalla sua nascita-
in CULLA: la posizione durante il sonno e le caratteristiche dell’ambiente;
in STRADA: trasportare i bambini in auto e le norme per quando gireranno per le strade e andranno in bicicletta;
in CASA: prevenire i traumi e le intossicazioni;
in ACQUA: i consigli per evitare l’annegamento in piscina e in mare;
a TAVOLA: tagliare gli alimenti che attraggono maggiormente il gusto dei bambini e in che quantitativi somministrarli.

09/14/2021

VACCINIAMOCI E SPEGNIAMO I SOCIAL!

Tante sono state le patologie che nel corso dei secoli sono state debellate grazie al vaccino…….con una differenza; all’epoca non c’erano i social network! Queste “piazze virtuali “ non fanno altro che diventare terreno concimato e quindi fertile per gli “scienziati da tastiera”, la peggiore specie di essere umano sul mercato!
Vaccinarsi è l’unico modo per combattere questo virus, e ve lo dicono medici, infermieri e soccorritori che quotidianamente vedono morire persone per questa maledetta malattia!

Purtroppo siamo in una società dove l’ignoranza è stata messa in vetrina dai vari Facebook, Twitter, tik tok…….dove proprio tutti possiamo diventare “influencer “…….influencer che br**ta parola!
Colui che influenza la mente altrui! E non ditemi che gli influencer di oggi sono Pablo Neruda, Niccolò Machiavelli, Emily Bronte………purtroppo “influencer “ diventa chiunque abbia uno smartphone e considerando che si trovano a prezzi accessibili……..beh non si fa fatica a fare 2+2.
La cosa più triste di tutte è quella che proprio a queste persone si dia la possibilità di discutere sul COVID ed esprimere pareri sui vaccini…..le conseguenze? Sono sotto gli occhi di tutti.

Per questo vi chiediamo, come avete fatto per secoli, di fidarvi della scienza !
Non perdete tempo ad aggiornare la pagina Facebook alla ricerca dell’alibi giusta , casomai suggerita dall’influencer di turno che prima di fare questo giocava a “pokemon go” sullo smartphone!

“No vax” danno fuoco ad un manichino vestito da Medico in tenuta “anti-COVID”…….purtroppo ci mancano le parole per descr...
09/14/2021

“No vax” danno fuoco ad un manichino vestito da Medico in tenuta “anti-COVID”…….purtroppo ci mancano le parole per descrivere tale gesto, 2 sono le colpe:
1) una è che le piante purtroppo , democraticamente, danno ossigeno proprio a tutti!
2) l’altra colpa la ha il Giuramento di Ippocrate che ci impone “moralmente “ l’universalità delle cure!

Intanto al primo mal di pancia sono i primi che chiamano il 118 o vanno in pronto soccorso……

Siete deplorevoli!

09/14/2021

È nei corridoi degli ospedali che capiamo cosa è la vita...

09/09/2021

Noi soccorritori conosciamo la sofferenza. Siamo pienamente consapevoli di quanto sia prezioso ogni momento della vita.
In alcune circostanze è una dura battaglia ma noi saremo sempre dalla tua parte, nonostante tutto.

Non rimandare, goditi ogni momento della tua esistenza, perché nessuno te lo restituirà mai!

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