20/04/2020
VITAMINA D.
✔️Se è comprovato che la carenza di vitamina D sia endemica è altrettanto sicuro che la quarantena è associata ad una minor esposizione al sole.
🔜Ciò comporta inevitabilmente una riduzione della sintesi di vitamina D a seguito di livelli più bassi di 7-deidrocolesterolo nella pelle. È stato riportato che la carenza di vitamina D in inverno è associata ad epidemie virali. Infatti, adeguati livelli di vitamina D riducono il rischio di sviluppare diverse malattie croniche come tumori, malattie cardiovascolari, diabete mellito, ecc … Tutte patologie che possono esacerbare la gravità delle infezioni virali (Muscogiuri, Altieri et al. 2017).
🔜Inoltre, la vitamina D protegge il tratto respiratorio preservando le giunzioni occludenti, promuove la produzione della catelicidina (CAMP), un peptide antimicrobico fatto di cellule immunitarie e cellule che fanno da barriera contro le infezioni e diminuisce la produzione di citochine pro-infiammatorie da parte del sistema immunitario (Malcolm B. Lowry, Chunxiao Guo et al. 2020), riducendo quindi il rischio di una tempesta di citochine che porta alla polmonite.
🔜Poiché il tempo trascorso all'aperto e di conseguenza l'esposizione al sole in questo periodo è limitato, e visto che la mera esposizione a raggi solari una tantum non è sufficiente per garantire dei livelli adeguati di vitamina D, consiglio vivamente di rivedere la dieta e provvedere all’integrazione alimentare (Muscogiuri, Barrea et al. 2020).